da: Repubblica Napoli del 30 gennaio Viene presentato a Roma il 30 gennaio e arriverà nelle prossime settimane a Napoli il documentario dal titolo “Fuori campo”, che sebbene ambientato in diverse città italiane ha un’origine tutta napoletana, a cominciare dal regista Sergio Panariello fino alla produzione di Figli del Bronx con il supporto delle associazioni Osservazione e Compare, che da

Alessandro Siani, aspettando il miracolo
Se non fosse sintomo di un incontrollabile contagio, farebbe pure sorridere la schizofrenia con cui la stampa e la città esaltano, negli stessi giorni, le “napoletanità atipiche” di due grandi ormai del passato come Pino Daniele e Francesco Rosi, e il lavoro del più noto e a quanto pare apprezzato esponente dell’attuale cinema comico partenopeo, Alessandro Siani. Ora, Siani è

Enzo Moscato e la scrittura (bene)detta
In principio fu la voce, il brusìo del tramando. La chiacchiera che di nonno in nipote, di padre in figlio si conficca nei padiglioni auricolari e – goccia a goccia – si fa carne. L’alito della narrazione che salendo e scendendo, dai bassi alle logge, finisce col posarsi nel nero delle unghie di quei ragazzini che – fujenno fujenno –

Pino Daniele, l’addio di un uomo in blues
«Cuori pazzi, i nostri». È così che Pino Daniele aveva commentato, ventuno anni fa, celando il dolore, la telefonata con cui un giornalista del Mattino gli annunciava la morte del suo amico fraterno Massimo. Esattamente come lui, questa notte, Daniele è morto quando a scoppiare è stato il cuore, quel cuore che lo ha logorato negli ultimi suoi anni di vita,

Franco Ricciardi, il nuovo disco e il David di Donatello
Da: Il Corriere del mezzogiorno del 12 giugno 2014 Elegantissimo, impeccabile nel suo smoking, visibilmente emozionato. Era Franco Ricciardi, mentre riceveva martedì sera il David di Donatello per la canzone ‘A verità, colonna sonora del film Song’e Napule, premiato come miglior brano dell’anno. «Si è visto quanto ero emozionato, vero? Ero contento come un bambino, ma va bene così. Secondo me è questo lo spirito

Bagnoli raccontata dai vinti
Sabato 24 maggio alle 10,30, nel circolo Ilva di Bagnoli, Guido D’Agostino, Maria Antonietta Selvaggio e Francesco Soverina hanno presentato il libro di Aurelia del Vecchio “Un luogo preciso, esistito per davvero. L’Italsider di Bagnoli” (2014, Polidoro editore). Del Vecchio, ex impiegata dell’Italsider, militante del PCI e della FIOM negli anni Settanta e Ottanta, utilizza lo strumento del memoriale per tornare su

Punta Corsara, il teatro non è un gioco
Conversazione con Emanuele Valenti sul progetto Punta Corsara appena concluso. Quattro anni di formazione per giovani attori, tecnici e organizzatori teatrali. Ma anche il tentativo di portare il teatro di ricerca a Scampia, a partire dall’auditorium A metà degli anni Novanta esisteva un posto denominato “Il Cerriglio”, tre stanze umide e screpolate, una dentro l’altra, in fondo a un vicolo stretto e in salita alle

Song’e Napule. La solita musica dai Manetti Bros
Non capita tutti i giorni di imbattersi in un film, un libro, un disco, che si riveli in tutto e per tutto l’opposto di ciò che vorrebbe essere o per cui prova a propagandarsi. Song’e Napule, ultimo film dei Manetti Bros, ambientato sotto il Vesuvio e al cinema in questi giorni, fa parte a pieno titolo di questa schiera. La

Antonio Neiwiller vent’anni dopo
Da Repubblica Napoli del 19 aprile Un piccolo libro appena uscito, dal titolo “Neiwiller, un poeta per amico” (Alessandro Polidoro editore), scritto da Gennaro Di Vaio con un’appendice fotografica di Mauro Abate, ci ricorda che sono passati poco più di vent’anni dalla morte di Antonio Neiwiller, protagonista della stagione del teatro sperimentale a cavallo tra gli anni Settanta e Novanta, come autore, attore

Dai Sangue Mostro a Rocco Hunt, gli ultimi rap sotto il Vesuvio
Dal n.58 di Napoli Monitor In un arco di tempo abbastanza ristretto sono usciti in città alcuni dischi che raccontano in maniera efficace le evoluzioni della scena musicale napoletana. Alla fine dello scorso mese di gennaio, dopo una lunga attesa, i Sangue Mostro hanno lanciato Cuo-rap. I meriti principali dell’album sono una di presa d’atto della realtà e la voglia