
CUORE NERO
Loustal e Paringaux
Oblomov, 404 pagine, 55 euro
È difficile non farsi prendere dalle atmosfere create da Loustal e Paringaux nella raccolta pubblicata di recente da Oblomov.
Cuore Nero, un grosso libro di quasi cinquecento pagine, raccoglie cinque racconti che celebrano la fruttuosa collaborazione tra i due autori. Oltre a essere un’ottimo disegnatore e illustratore, Loustal si afferma come fumettista nella seconda metà degli anni Ottanta, epoca d’oro delle riviste francesi come Metal Hurlant, À Suivre, Pilote, Nitro, eccetera… La genesi della collaborazione con Paringaux è ben raccontata nelle interviste raccolte a fine libro. Il loro incontro, e questo libro lo testimonia, darà vita a una delle migliori coppie del fumetto noir.
Leggere un buon noir vuole dire essere disposti a farsi trascinare in un vortice di eventi destinati (quasi sempre) a finire male. La sensazione è questa: un fragile equilibrio che può rompersi da un momento all’altro. I personaggi, spesso ai margini, vivono sul filo del rasoio, tra legalità e illegalità, tra moralità e immoralità, e via dicendo. Raramente il finale è lieto e raramente il protagonista ne esce indenne.
Il genere nasce negli anni Venti del Novecento negli Stati Uniti grazie ai romanzi di Dashiell Hammett e Raymond Chandler con i loro mitici protagonisti: i detective privati Sam Spade e Philip Marlowe, portati sul grande schermo dal non meno mitico Humphrey Bogart. Anche la Francia ha una buona tradizione di letteratura noir con autori come Léo Malet, Jean Patrick Manchette e Didier Daeninckx, senza dimenticare Jean Claude Izzo.
Ma torniamo a Cuore Nero di Loustal e Paringaux. Qui siamo nel noir più puro. Non ci sono dialoghi ma una voce narrante in terza persona, che racconta mentre i disegni scorrono come le scene di un film. I disegni non illustrano i testi. Li accompagnano, a volte in sincronia, altre volte leggermente fuori tempo. I due sembrano dialogare come un duetto di strumenti in un pezzo di jazz. Questo equilibrio tra testi e disegni è la vera forza di questi racconti. È tutt’altro che facile riuscire a mantenere il ritmo e la tensione lavorando in questo modo. Le atmosfere e gli acquarelli di Loustal sposano perfettamente i testi di Paringaux.
Questi gli ingredienti del cocktail: amori destinati a finire male; un sassofonista jazz geniale che si distrugge con l’eroina, un giovane africano che segue Maman Rose dall’Africa fino ai bordelli di Parigi per poi ritrovarsi in guerra e poi senza una gamba, solo come un cane; un killer della mala che, sapendosi condannato dalla malattia, decide di regolare i conti con il suo passato… a modo suo.
Non c’è consolazione in queste storie. L’unica consolazione, anche nei momenti più drammatici, viene dai caldi e avvolgenti colori di Loustal. Sono caldi come è caldo il bianco e nero di José Muñoz, altro autore che al noir deve molto (e a cui il fumetto noir e Loustal stesso devono tantissimo). Se volete leggere storie di personaggi che nuotano (o affogano) nei sette peccati capitali, infrangendo i dieci comandamenti con grande classe, beh allora Cuore Nero fa per voi. Eppure, anche nei momenti più cupi, questi personaggi si rialzano e vanno avanti, spinti da qualcosa che continua a brillare: una speranza, un sogno, una vendetta, un amore. O semplicemente il più basico e naturale istinto di sopravvivenza. (miguel angel valdivia)