MONiTOR
  • Home
  • Ultimi
  • temi
    • ambiente
    • casa
    • detenzioni
    • iniziative
    • lavoro
    • migrazioni
    • notizie
    • sanità
    • scuola
    • spazi pubblici
    • storie
    • turismo
  • Città
    • bologna
    • milano
    • napoli
    • roma
    • torino
    • altre città
  • linee
  • culture
    • arti
    • cinema
    • fotografia
    • libri
    • musica
    • teatro
  • Foto
    • fotogallerie
    • fotoreportage
  • storie disegnate
  • Autori
  • edizioni
linee
29 Febbraio 2020

Milano, il Coronavirus e la libertà

Lucia Tozzi

da: ZerO

Non ho mai capito quei bambini che, invece di essere felici per la pioggia eccezionale o la piccola scossa di terremoto che ci bloccava a casa, si lamentavano di non potere andare a scuola. Mi sembravano giustamente degli alienati. Ecco, quelli che non vedono l’immensa finestra di libertà che ci spalanca questa specie di coprifuoco mi sembrano un po’ così, come i miei compagni che si divertivano più a scuola, o che avevano bisogno dell’animazione per divertirsi.

Invece lo scenario è surreale, a un primo sguardo tipo agosto ma molto più bello, perché in realtà sono tutti qua, la presenza si sente, lo stop è provvisorio e non programmato. C’è il deserto urbano popolato qua e là da gente che fa cose all’aperto, soprattutto bambini che sono quasi-immuni e si godono il sinistro (quello si, ma non ci pensano ancora tutto il tempo) clima primaverile. Sono saltati migliaia di opening, presentazioni, lectio magistralis, performance, mostre interattive, incontri noiosissimi, meeting sul nulla, show di aiuole mobili e sostenibili, e di sicuro parecchie week e giornate celebrative incrociate. Di colpo si scopre che tutto questo movimento non è obbligatorio, che il vuoto è vita. La città del fare si può fermare per qualche giorno, si può non fare. Si può uscire dalla ruota del criceto degli eventi organizzati e inseguire dei desideri sempre un po’ repressi dal senso di colpa.

Liberi dall’obbligo di farsi vedere o di supportare lo show del cliente, del conoscente, dalla continua richiesta di attenzione che ci viene rivolta da decine di persone diverse ogni giorno, possiamo incontrare amici più simpatici del popolo delle inaugurazioni, e avere delle conversazioni più interessanti di quella tipica: dove vai stasera, a xxx o yyy?

Nuove possibilità per incontrare l’amante/gli amanti e scopare, che in genere incrociare i tempi è difficilissimo in questa città (magari più difficile trovare la scusa, a parte andare a svuotare il supermercato più lontano da casa). O leggere, invece di andare al talk dove l’autore stremato ripete per la duecentesima volta le stesse cose. Scrivere fiumi di cose arretrate senza consumare la notte. Dormire moltissimo. Drogarsi, ma senza passare la canna o altri supporti. Vedere i film e le serie con i mezzi a disposizione. Seguire le primarie americane saltando la mediazione dei nostri tristi commentatori. Camminare per chilometri. Non fare un cazzo. Non fare un cazzo. Non fare un cazzo. Non fare un cazzo. (lucia tozzi)

Share on Facebook Share on Twitter Share on Google+
Previous Article Immagini dal quinto Carnevale sociale dei Quartieri Spagnoli
Next Article Coronavirus, dodici modi per difendersi (dalla paranoia)

Related Posts

  • Modelli di città e pratiche di autogestione. Riflessioni dal possibile sgombero del Leoncavallo

  • “Vi dovete integrare!”. Critica dei discorsi conservatori dopo la morte di Ramy Elgaml

  • Alla fiera del sud. Colonialismo e storytelling in Puglia

  • Un’altra strada è possibile. Sulla conferenza autogestita per la salute mentale

Appuntamenti

Edizioni MONiTOR

Le case dei sogni

Un compagno

Lo stato delle città, n°13

Lo stato delle città, n°12

Lo stato delle città, n°11

Lo stato delle città, n°10

Lievito

La memoria bucata

Lo stato delle città, n°9

Confini

Le guarattelle

Lo stato delle città, n°8

Le fragili alleanze

Lo stato delle città, n°7

La settimana santa

L’estate è finita

La Venere degli stracci

Lo stato delle città, n°6

Baby Gang

Lo stato delle città, n°5

Lo stato delle città, n°4

Solidi

Detti

Lo stato delle città, n°3

Lo stato delle città, n°2

Risalendo la china

Quartieri Spagnoli

L’infelicità italiana

Lo stato delle città, n°1

Lo stato delle città, n°0

Heroes

Lo sparo nella notte

Qualcosa che bruci. Oroscopo di Foucault

Il cielo in una stanza

Lo sparo nella notte

La città orizzontale

Grigio

Primavera breve

Fino all’urdemo suspiro

Vai mo

Palude

iL SINDAKO

Lo stato della città

Il fuoco a mare

La sfida

Odissee

SUPPORTA NAPOLIMONiTOR

AUDIODOC, PODCAST, VIDEO

GALLERIE E REPORTAGE

Storie Disegnate

Lo stato delle città / LA RIVISTA

Newsletter

Loading

Chi siamo

Napoli Monitor è stato un mensile cartaceo, in edicola dal 2006 al 2014.
A partire dal 2010 è un sito di informazione e approfondimento.
Dal 2015 pubblica anche libri e dal marzo 2018 la rivista “Lo stato delle città”.

contatti

La redazione di Napoli Monitor si trova in via Broggia, 11; 80135 – Napoli – info: [email protected]

MONiTOR

© Copyright 2015 - 2023. Proudly supported by dopolavoro and Shift-Left