Dal 26 al 28 settembre 2024 si svolgerà a Napoli, presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II (sede di via Porta di Massa, ballatoio del secondo piano), il secondo convegno nazionale della Società Italiana di Storia Ambientale (SISAM). Il titolo è “La storia ambientale italiana dall’età antica all’età contemporanea. Temi, fonti e metodi”.
Non si tratta solo di un evento chiuso nell’ambito ristretto degli studi accademici ma vuole configurarsi come una risposta a una delle principali sfide che il presente pone al mondo scientifico.
La SISAM è stata fondata nel 2021 per dare forma istituzionale e visibilità a un filone di studi storici che è quello della storia ambientale, ovvero lo studio della relazione tra uomo e ambiente in prospettiva storica. Dall’età antica all’età contemporanea, attraversando quella che molti studiosi tendono a definire come una nuova era geologica segnata dall’attività umana, l’Antropocene, i temi che possono essere affrontati da questa disciplina sono potenzialmente infiniti. Anche le prospettive che si possono adottare sono numerosissime e chiamano in causa visioni locali, nazionali e globali dei problemi ambientali, stimolando anche l’incontro tra discipline diverse tra loro.
Tutto questo si rispecchia nel ricchissimo programma del convegno, scaricabile qui, che ospita circa duecento tra relatori e moderatori provenienti da tutta Italia e oltre. E la storia ambientale dell’Italia, con le sue mille sfaccettature e peculiarità, è l’oggetto privilegiato del convegno. Dalle catastrofi alle epidemie, dalle politiche ambientali alla mobilitazione ambientalista, passando per la storia delle infrastrutture, del turismo, delle aree protette, dell’industria, dell’urbanistica, della normativa, della mobilità, della colonizzazione, della crisi climatica e tanto altro: tutto questo può essere di grande interesse per il dibattito pubblico, oltre ovviamente al dibattito scientifico delle tante discipline chiamate in causa.
La storia ambientale della città di Napoli è, ovviamente, uno degli argomenti chiave del convegno: dalla sua morfologia alla sua vulnerabilità sanitaria, dall’età moderna fino a un presente segnato da immense aree inquinate come Bagnoli, Napoli è sicuramente un laboratorio di prim’ordine per gli studi storico-ambientali.
Il convegno ospiterà tre tavole rotonde con l’Associazione di Storia Urbana, con la Società Italiana di Ecologia del Paesaggio e con l’Associazione Italiana di Public History. Nella mattinata di sabato 27, si terrà una presentazione dell’attività della rivista internazionale Global Environment. A Journal of Transdisciplinary History, officina di portata globale per le nuove ricerche in materia storico-ambientale. Si prevede, inoltre, un intervento del Collettivo di Ecologia Politica – Napoli, in chiusura dell’assemblea dei Soci. Infine, per stimolare ulteriormente il rapporto col pubblico, saranno presenti dei banchetti utili a sponsorizzare l’operato di riviste e collane editoriali nazionali e internazionali che si sono occupate di ambiente e di storia dell’ambiente, quali Meridiana, Global Environment, Mondosud.
L’evento è gratuito e aperto al pubblico. Per assistere ai lavori del convegno non è necessaria registrazione.
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