All’inizio dell’anno scolastico ho chiesto ai miei alunni dell’ IC 57 San Giovanni Bosco di raccontarmi il loro quartiere.
L’hanno fatto, l’abbiamo fatto, partendo dalle mappe.
Non tutti sanno come disegnare una mappa, qualcuno non sa bene cosa sia o a cosa serva, eppure una mappa può raccontare molte cose. Siamo partiti da una cosa semplice: il percorso casa/scuola. La strada che si percorre ogni giorno dice molte cose di sé, possiede i nostri punti di riferimento e le cose che tutti sono in grado di riconoscere e indicare.
Le mappe servono per orientarsi, per conoscere le strade. Trovare una strada in un labirinto (che é il modo in cui appaiono alcuni quartieri) è seguire un filo per non perdersi. Partire da una mappa significa collocarsi, capire dove ci si trova.
A volte la strada che si fa a ritroso é diversa da quella dell’andata, ma entrambe portano allo stesso punto. Quale disegnare, allora?
Qui, quel filo, è un nuovo linguaggio materializzato che si fa inchiostro. Le mappe, gli scorci delle finestre delle proprie case, sono state il pretesto per lavorare sui desideri partendo dalla realtà, provando a riannodare fili spezzati.
Cosa vedi dalla tua finestra? Cosa vorresti vedere dalla tua finestra?
Il risultato è un racconto per immagini, dove le didascalie sono un collage delle cose dette e scritte durante i laboratori, senza censura e con tutti gli errori, che volutamente non sono stati corretti. É il quartiere visto con gli occhi di chi lo abita.
Mapparsi, aprire le finestre, permette a qualcun altro di occupare il nostro spazio. In queste mappe è possibile distinguersi, avvicinarsi e riconoscersi.
Ringrazio tutti gli alunni e le alunne delle classi prima A, B, C, D e seconda e terza D dell’IC 57 San Giovanni Bosco, anno scolastico 2023/24. Senza di loro questo lavoro non sarebbe stato possibile. (caterina guerrieri)
* * *
Ponticelli è situata nella periferia est di Napoli. È chiamata così perché in passato esistevano diversi ponticelli che collegavano il paese con la via principale, cioè via Argine. Il mio quartiere è ben servito da scuole, negozi, ospedali e palestre. Ci sono grossi parchi dove persone di tutte le età si possono ritrovare. Nonostante ciò, manca la presenza dello stato (vigili e forze dell’ordine).
Io vado a scuola a piedi.
Abito in un quartiere popolare, dove ci sono molte abitazioni. È molto grande con molti palazzi. Siamo tante famiglie e uscendo dal quartiere ci sono tanti negozi vicini di ogni genere.
Io dalla mia finestra vedo il treno, poi vedo il parcheggio delle macchine, vedo tanti palazzi con un sacco di case. C’è un bel tramonto. Mi piace il treno che passa.
Il mio quartiere mi piace, però non tanto.
Dalla mia finestra purtroppo vedo solo palazzi, c’è qualche albero, ma tante case e garage.
e da una parte del rione passa anche la circumvesuviana.
Io vedo una panetteria, due capannoni, la collina del Vomero e il castello di San Martino. Nel mio quartiere ci sono molte cose.
Nel mio quartiere non c’è niente di bello. Cosa vedo? Vedo strade, ponti, il Vesuvio e il Monte Somma. Cosa mi piace? Vedere il Vesuvio e il Monte Somma. Cosa non mi piace? Vedere i ponti.
Nel mio quartiere manca un aeroporto.
Nel mio quartiere non c’è una moschea, un tempio.
Il mio quartiere è brutto, il mio quartiere non è tranquillo, nel mio quartiere c’è la malavita. Nel mio quartiere non c’è una stazione di polizia. Del mio quartiere mi piace la chiesa. Del mio quartiere non mi piace l’edicola.
Il mio quartiere mi piace perché ci sono molte cose. Il mio quartiere non mi piace perché ci sono le strade rotte. Il mio quartiere è grande. Il mio quartiere non è pulito.
Il mio palazzo è stato fatto solo come appoggio ma poi è diventato un palazzo vero e proprio, infatti ha le palafitte come sostegno.
Il mio quartiere è pericoloso perché da un momento all’altro possono sparare.
Nel mio quartiere c’è un campetto di calcio. Nel mio quartiere non c’è un campetto di basket. A me piace del mio quartiere i tanti tunnel. Non mi piacciono tutte le moto che passano. Nel mio quartiere vorrei cambiare un po’ tutto. Nel mio quartiere non vorrei cambiare i tunnel.
Il mio quartiere è molto popolare con tante famiglie, per me è bello. Mi piace perché ci sono molti ragazzi e ragazze e sono amico con tutti (quasi) e al pomeriggio ci organizziamo per andare al campetto da calcio. Non mi piace perché succedono alcune cose che non dovrebbero succedere.
Il mio quartiere é discreto.
Il mio quartiere non é tranquillo.
Nel mio quartiere c’é un teatro. Del mio quartiere non mi piace la gente.
Al di fuori della mia finestra, riesco a vedere a malapena.
Mi piacerebbe vedere il mare e non mi piace vedere l’erba che é quella.
Cosa non vedo? Il mare.
Cosa dovrebbe esserci? Il mare.