
(luca dalisi)
La Pasqua senza turisti, la mozzarella con la diossina, la Campania con Bassolino (ancora per quanto?)

(luca dalisi)
A metà del suo mandato, il supercommissario ai rifiuti Gianni De Gennaro, si mostra ottimista: “Il peggio è passato, possiamo solo migliorare”, dice il 10 marzo davanti a una tumultuosa platea di operatori turistici. “Abbiamo individuato nuovi siti di stoccaggio e c’è l’accordo con la Germania per inviare i rifiuti via mare”. Ma il giorno dopo scade il termine per presentare i piani per la raccolta differenziata. Su 551 Comuni, solo 258 hanno trasmesso in tempo i piani. Il 14 blocchi stradali e scontri tra manifestanti e polizia davanti al sito di Marigliano. I cittadini protestano dopo la scoperta dell’acqua “alla kriptonite”. Si è rotta una conduttura che portava l’acqua verso Sarno e ne è uscita dell’acqua verde, quasi fosforescente. L’Arpac dice che è verderame, ma chi protesta pensa a fanghi industriali. Tre cariche e nove feriti a fine giornata. Alla fine sono 505 i Comuni che presentano il piano differenziata. Diffidati i 46 inadempienti. Il 15 corteo di quattromila persone ad Acerra per protestare contro l’ordinanza del governo Prodi che consente di bruciare le ecoballe prodotte finora in Campania. Lo stesso giorno arrestati tre affiliati al clan Elia: avevano chiesto 7mila euro in un cantiere a Santa Lucia, ma sono stati denunciati dalle vittime dell’estorsione.
In vista di Pasqua crollano del trenta per cento le presenze dei turisti rispetto allo scorso anno. Alberghi semivuoti e musei a corto di visitatori. Intanto la gara per la gestione dell’inceneritore di Acerra si ferma per l’ennesima volta. Nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sui rifiuti, il giudice respinge la richiesta della Procura per il sequestro dei beni del governatore Bassolino e degli altri imputati.
Il 19 slitta l’invio di 160mila tonnellate di rifiuti in Germania, ma anche l’apertura del sito di Marigliano. A Gianturco blocchi stradali contro l’apertura del sito di stoccaggio nella Manifattura Tabacchi. Il 20 gli operatori turistici contestano le misure della giunta regionale, che ha trovato dei fondi da distribuire alle aziende in difficoltà a causa dei rifiuti. Intanto nel casertano chiudono 66 allevamenti per la presenza di diossina nel latte. Il 21 il cardinale Sepe dedica la Via Crucis del Venerdì Santo alle vittime della criminalità organizzata: “Napoli ha bisogno di uomini coraggiosi”, dice. Nella notte entrano i primi camion con i rifiuti nel sito di Marigliano. Un gruppo di 50 manifestanti cerca di bloccarli stendendosi a terra, ma la polizia rimuove il blocco. Il 22, vigilia di Pasqua, chiese e musei vuoti, decumani deserti di turisti, che preferiscono la costiera e le isole. Resistono solo il museo Archeologico e il tesoro di San Gennaro. Lo stesso giorno il gip respinge 35 richieste di arresto per presunti affiliati al clan Grimaldi, avanzate dal pool anticamorra nell’ambito di un’inchiesta su estorsioni nella zona di Soccavo. Il giudice ritiene che vecchie dichiarazioni di pentiti e sentenze passate in giudicato non costituiscano un riscontro sufficiente in quanto lo scenario camorrista è in continua evoluzione.
Il 24, mentre vanno avanti le indagini di carabinieri e Procura sulla diossina nella mozzarella la Corea del sud annuncia di aver bloccato le importazioni in attesa delle verifiche sul prodotto. Dall’inizio della crisi, vendite in calo fino al 35 per cento. Il 27 vengono firmati a Francoforte gli accordi con le aziende tedesche per mandare 160mila tonnellate di rifiuti in Germania con i treni. Circa trenta milioni di euro il costo dell’operazione. Intanto la Cassazione emette una sentenza in parte favorevole all’Impregilo, sulla base del fatto che “non si tratta di un’impresa criminale”. La Corte chiede di ridurre l’importo dei maxi sequestro di 750 milioni. Il 28 la giunta regionale stanzia un milione e mezzo per la termodistruzione del latte di bufala contaminato dalla diossina. Intanto l’assemblea regionale vara il piano di bonifica straordinaria delle aree colpite dai rifiuti (casertano, nolano, giuglianese) grazie a fondi comunitari per 400 milioni, ma le bonifiche si concretizzeranno tra il 2008 e il 2011. Il 31 scatta il piano straordinario anti-diossina, che prevede lo stop alla commercializzazione della mozzarella per 400 caseifici della regione in un periodo di 10-15 giorni. “È il colpo di grazia”, dicono produttori e allevatori.
L’1 aprile “Antonio Bassolino deve dimettersi. L’emergenza rifiuti ha portato l’Italia al Medioevo”, accusa Famiglia Cristiana nel numero in edicola. “Attacchi strumentali contro la Campania”, replica il governatore. Il 2 ruspe al lavoro per allestire la discarica di Savignano Irpino, sotto la protezione di 300 agenti in assetto antisommossa. I manifestanti rovesciano i cassonetti e bloccano il traffico sulla Statale 90. Il giorno dopo gli agenti caricano i dimostranti che cercavano di forzare il blocco. Contuso uno dei leader della protesta. Il 4 Silvio Berlusconi, a dieci giorni dalle elezioni politiche, dichiara: “In due mesi risolverò l’emergenza rifiuti”. Il 5 quattrocento persone, famiglie di occupanti abusivi delle case di via Giulio Cesare a Melito, si rifugiano nella chiesa del Carmine dopo lo sgombero avvenuto il giorno stesso. Il 6 si fermano i Cdr di Giugliano e Caivano e di conseguenza la raccolta dei rifiuti: 1500 tonnellate di nuovo per le strade. Il 7, alla vigilia del comizio elettorale di Walter Veltroni, il governatore Bassolino annuncia: “Tra un anno lascio”. E aggiunge: “Prima però ho una missione da compiere, contribuire a risolvere la crisi dei rifiuti”. Ma sul palco di piazza Plebiscito accanto a Veltroni non salirà.