Ore 18: al ritmo della musica lounge in filodiffusione si sistemano alla spicciolata nel piccolo spazio “Start”, a San Biagio dei Librai, i ragazzi di Umberto Ranieri. Il candidato alle prossime primarie del Partito Democratico, che decideranno chi sarà il candidato di centrosinistra alle prossime elezioni comunali, ha indetto ieri un incontro con i giovani simpatizzanti. Appena entro li conto, saranno al massimo una quindicina. Tutti seduti per terra, a semicerchio attorno a Ranieri. Mi siedo sull’unica sedia presente in sala, ma una signora mi fa garbatamente notare che copro la telecamera e che la sedia è lì solo per gli addetti ai lavori. In un angolo della sala, infatti, quattro persone sono impegnate per la diretta via web del dibattito e cercano di disporre i giovani accorsi nel miglior modo possibile, affinchè il semicerchio si stringa attorno al candidato sindaco. Ranieri è in maniche di camicia, occhialini bordeaux che toglie e rimette nervosamente, come i migliori psicanalisti che cercano di infondere fiducia. Quando la signora del web dà il via, cominciano le domande degli ospiti, che nel frattempo sono aumentati: saranno circa venti, ora. Prima, però, c’è una puntualizzazione da fare: come in tutti i talk show che si rispettino, il candidato si impegna a rispondere non andando oltre i tre minuti per intervento, e le domande non dovranno superare il minuto.
La prima la fa una ragazza: «Noi giovani, laureati, senza prospettive, perché dobbiamo emigrare? Lei cosa può fare per darci più garanzie?». Ranieri risponde che, anche nel caso venisse eletto, il sindaco e il comune possono fare poco o niente in tale materia, ci vogliono misure che arrivino dall’alto, dal governo centrale. I posti di lavoro, però, si creeranno anche «con una gestione assennata della cosa pubblica: servono amministratori esperti, diciamo no ai capipopolo e agli agitatori», e parte l’applauso. Se in materia di occupazione l’amministrazione di palazzo San Giacomo può poco, lo stesso discorso non vale per la mobilità internazionale. «Dobbiamo rilanciare i programmi di studio all’estero, agevolare i giovani nell’accesso al credito per l’acquisto della casa. Molti ragazzi vogliono, giustamente, andare a vivere per conto proprio ma non riescono a trovare i fondi necessari. Si devono anche incentivare i ragazzi che sono emigrati al Nord ma vogliono rientrare».
L’ex Pci risponde a tutte le domande con fare pacato, salvo poi riconoscere che «c’è bisogno di intransigenza verso alcuni comportamenti. Uno dei “no” più decisi va a organizzazioni come quella dei disoccupati organizzati, che attuano ricatti, violenza e incendiano cassonetti perché vogliono un lavoro. Non è in questo modo che si protesta, e l’amministrazione comunale, se sarò io a guidarla, agirà con fermezza contro questi gruppi». La signora del web a un certo punto interrompe tutti: è arrivata la prima domanda dal popolo di internet, che chiede a Ranieri di spiegare a tutti il concetto di Big Society, a lui molto caro. «È un’idea ripresa dai conservatori inglesi che recentemente hanno vinto le elezioni: si tratta di una nuova concezione di politica, che consiste nel ridurre i compiti dei governanti e dare più poteri alle associazioni di cittadini, che vivono oggi un drammatico distacco dalla politica. Una sorta di ritorno alle origini, quando tutti si interessavano alla res publica».
Quando si comincia a parlare di spazzatura, Ranieri ha le idee chiare: «Allo stato attuale nulla di ciò che aveva promesso il governo Berlusconi sta funzionando. C’è bisogno di un ciclo dei rifiuti calcolato in maniera scientifica, e per farlo servono risorse che devono essere erogate dallo Stato». Ranieri poi, stuzzicato dai giovani, prospetta una nuova e migliore Napoli: «Si dovrà migliorare la qualità della vita dei cittadini, abbassando la criminalità e favorendo così anche il turismo. La sicurezza è un punto importante del programma: ricordo che prima i napoletani erano elogiati per la loro mentalità aperta, ospitale; sembra invece che adesso l’indole partenopea si stia incattivendo. L’educazione e l’istruzione, in questo senso, svolgono un ruolo prioritario. Se sarò eletto, incentiverò le scuole aperte di pomeriggio e premierò i docenti che si impegneranno nei quartieri difficili». E la viabilità? «Risolveremo anche quella. Ho un piano per risanare le strade di Napoli, che cadono a pezzi, si dovrà procedere a smantellare molti cantieri che rallentano il traffico e accelerare i lavori di quelli ancora aperti».
La seconda domanda posta dalla signora del web è di carattere personale, e qui Ranieri dimostra il suo attaccamento alla città (è nato alla Sanità e cresciuto a Secondigliano): l’ultimo film che ha visto è Passione, il musical napoletano di John Turturro, e l’ultimo libro che ha letto è Fuoco su Napoli di Cappuccio (recensito sull’ultimo numero in edicola di Napoli Monitor), che definisce «molto duro». È tempo per l’ultima domanda, sono le otto e un quarto. «Come crede di risolvere tutti questi problemi, considerando che la Iervolino le lascerà in eredità un enorme buco nel bilancio e debiti incalcolabili?». Ranieri sorride, poi spiega: «Necessiterò di collaboratori attenti e vogliosi, avrò una giunta ridotta all’osso, ogni assessore avrà più deleghe. Certo, le casse comunali sono messe male e bisognerà fare luce sui responsabili di questo dissesto finanziario. Utilizzeremo le poche risorse disponibili per i punti fondamentali del programma, e poi parleremo in modo chiaro agli elettori e ai cittadini». (davide schiavon)
By stef@no October 19, 2010 - 7:17 am
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By enzo October 19, 2010 - 9:03 pm
comprendo che si possa non essere daccordo su alcuni o tutti i contenuti, ma falsificare il dato della partecipazione mi sembra poco serio. Peraltro i numeri che dà davide schiavon sono facilmente controvertibili attraverso il filmato on line sul sito di Ranieri. Verso il terzo minuto del video – ben prima che inizi il dibattito, con la gente che ancora entra e si sistema – si possono contare, una per una, circa trenta persone, senza quelle fuori campo – i presenti intellettualmente onesti lo ricorderanno – sulla sinistra e sulla destra (queste ultime appoggiate alla parete). La telecamera, ad un certo punto (sempre prima che inizi a parlare), stringe su ranieri, non certo per creare illusioni ottiche, ma per offrirne un’inquadratura più ravvicinata. La sala continuerà a riempirsi fin quasi alla piena capienza, con persone in piedi verso la zona dell’entrata. Poi come naturale, man mano che ci si avvicina la chiusura, la gente si allontana, un po’ alla volta. Un andamento normale, dunque: i primi arrivati, i ritardatari, la gente che se ne va perchè magari gli scade il grattino del parcheggio, o vuole acchiappare qualche ultimo alimentari aperto per prendere il pane (l’incontro è finito alle 20,30, con gente che avrebbe voluto ancora domandare, ma lo spazio andava lasciato). Se si vuole, la partecipazione che ci si attendeva, visto che non non sono stati affittati l’Augusteo o il San Paolo ma una sala di più o meno 40mq.
Un po’ di serietà, almeno su queste cose.
By roberto October 19, 2010 - 11:17 pm
A detta del Tg3 regionale delle 14:00, Ranieri avrebbe discusso con un “centinaio” di giovani.
Da venti a trenta poco cambia, anche perché molti saranno stati dello staff organizzativo, ma per arrivare a cento ce ne vuole!
By lr October 19, 2010 - 11:40 pm
ve lo meritate il tg regionale, ve lo meritate…
By enzo October 20, 2010 - 6:16 am
@roberto
trenta se ne contano nell’inquadratura iniziale prima che l’incontro iniziasse; quelli che non si vedono a destra e sinistra saranno stati altri 15-20, più quelli che si vedono entrare e uscire o che erano fuori a fumare una sigaretta. La gente è andata mano mano a crescere, poi gradualmente a decrescere. Tra la “decina” intorno ad umberto sistemati stretti stretti per farli entrare tutti nella telecamera e una media di 60-70 persone per me c’è una bella differenza… insomma, davide schiavon è andato peggio del tg3. Per ridurre i vuoti si sarebbero potute sistemare le sedie anzichè far sedere le persone a terra. Poi se qualcuno si aspettava che in una sala che al massimo contiene 80 persone ce ne fossero 200 questo è un altro discorso. Fa sorridere che anche su iniziative create per aprire spazi di discussione debba scattare la guerra dei numeri: 10 per il questore schiavon, un milione per gli organizzatori….. saranno stati un ottantina più un bel po’ di contatti web. Se qualcuno ha tempo da perdere può verificare anche la questione applausi: schiavon li ricorda alla prima domanda; i fatti sono che c’è stato un applauso di chiusura e un altro su una battuta di Umberto, comunque nella parte finale dell’incontro
By mara lasagna October 20, 2010 - 8:29 am
sempre la stessa storia con voi del pd: vi perdete appresso a numeri e puntualizzazioni insignificanti ma poi quando serve mancate di sostanza. auguro al suo candidato ogni fortuna ma voi supporters dovreste concentrarvi più sui risultati finali, e sulla possibilità – remota – che questa città non vada a picco definitivamente, piuttosto che fare queste figure da due soldi per racimolare dieci spettatori in più in meno – non credo che interessi a nessuno. se ranieri effettivamente piace ai suoi elettori e verrà eletto vedremo cosa sarà capace di fare. altrimenti, come diceva stefano in apertura: parole, parole, parole
By enzo October 20, 2010 - 8:43 am
io non ho mai votato pd. Non credo che lo voterò neanche questa volta. Cosa c’entra con quello che si diceva? nel caso, chi vota pd deve essere oggetto di falsificazioni e mistificazioni? Io sarei contento di essere informato in maniera corretta, almeno da un sito indipendente, che non dovrebbe rispondere agli interessi di nessuno. Lo dicevo nel primo commento: anzichè discutere (criticamente) sui contenuti si fa una operazione che aprioristicamente e in maniera preconcetta smonta un’iniziativa volta ad aprire un tavolo di discussione giocando – il questore schiavon – sui numeri. Solo questo il senso dei miei interventi, nessuna dichiarazione di voto o appartenenza
By IlquestoreSchiavon October 20, 2010 - 9:46 am
I giovani di Ranieri, quelli che gli sedevano attorno, erano circa venti. C’erano, lo ricordo distintamente, circa quattro persone sedute accanto a me, spalle al muro (uno era un signore di cinquant’anni). Poi c’erano due file concencentriche che stringevano attorno a Ranieri, sette/otto persone per fila (fra le quali una signora sulla sessantina). Stima per eccesso: (8* 2) + 5 = 21. Ora mi sembra ridicolo soffermarsi su questi numeri, purtroppo lo devo fare perchè mi sembra che la questione ti stia particolarmente a cuore. Dici “circa trenta”, ho scritto “circa venti”: ti sentiresti meglio con un “circa venticinque”? Poi hai ragione, verso la fine, alle 20, quando i negozi cominciavano a chiudere, sono entrate altre persone che sono rimaste in piedi all’entrata: neanche un giovane, però. E mi sembrerebbe assurdo includere nel conteggio anche lo staff che si occupava della diretta web.
saluti,
il questore
By lr October 20, 2010 - 11:01 am
che pedanti questi del pd…
By enzo October 20, 2010 - 11:11 am
c’è un video…
By amendoliano October 20, 2010 - 12:01 pm
ma se c’è un video, scusate, perchè discutere! enzo ha ragione, vi aggrappate a queste cose, invece di parlare dei contenuti emersi dalla discussione! perchè non parlate del pd, e non trovate il coraggio di ammettere tutto quello che ha fatto negli ultimi anni di governo in campania? perchè dovete sfottere persone che lavorano dalla mattina alla sera per costruire una città migliore dove vivrete anche voi? perchè non andate anche voi a fare i politici, e a partecipare a incontri, conferenze, presentazioni, e a dire sempre le stesse cose, invece di criticare tutto e tutti? siete semper gli stessi voi di monitor, non cambierete mai! (per fortuna)
By stef@no October 20, 2010 - 2:59 pm
al di là della polemica di quante persone ci siano state (che non è per niente importante) c’è che a me suona strano, dopo due direzioni bassoliniane ed altre due iervoliniane, che ci si presenti con il piano per “rimettere a posto le cose” come se finora Ranieri (e ci metto pure Oddati e quanti altri del PD si candideranno) fossero stati all’opposizione. Ecco perchè ho pstato il commento ironico.
Iervolino si è lamentata più volte di non essere stata in grado di prendere le decisioni che avrebbe voluto perchè “impedita” dagli alleati e dagli assessori che non ha potuto scegliere da sola: perchè le cose dovrebbero cambiare per Ranieri? Se si sente capace di condizionare le scelte del partito, perchè non l’ha fatto finora?
Cosa cambierà, insomma (e perchè) nel rapporto tra il partito e l’eventuale sindaco Ranieri?
By Enzo October 20, 2010 - 3:50 pm
Il piano di discussione introdotto da stefano mi pare serio. E il mio primo intervento era solo rivolto ad evidenziare come nell’articolo da voi pubblicato emergesse l’intento di criticare un’iniziativa solo sulla base di una conta assai imprecisa – ragionando su una sala comunque piccola non è poca differenza 30 o 70 – dei presenti o di presunti applausi eteridiretti – che non ci sono stati. Su tutto il resto è giusto discutere e criticare – sono critico anche io ed ero presente per cercare di capire esattamente ció che dice Stefano, senza ritenere peró che qualunque cosa organizzi un candidato di un partito sia necessariamente artefatta e non genuina. E cmq, davvero, non ho mai votato pd!