Il Forum universale delle culture è un’invenzione di Barcellona. Alla fine degli anni Novanta serviva un attrattore di finanziamenti per completare la riqualificazione del lungomare e la classe dirigente che aveva voluto le Olimpiadi del ’92, creò questo contenitore dal nome pomposo e improbabile. L’operazione riuscì, ma solo dal punto di vista degli amministratori.
Fieri della loro trovata i catalani stabilirono che l’evento si sarebbe svolto ogni tre anni e vendettero il “pacchetto” del Forum prima alla città messicana di Monterrey (2007), poi alla cilena Valparaiso (2010), infine alla mediterranea Napoli (2013). Artefice dell’accordo con la nostra città fu l’allora assessore alla cultura della giunta Iervolino, Nicola Oddati. La manifestazione fu presentata nel gennaio 2009, più di quattro anni anni prima della sua realizzazione. Come era accaduto per Barcellona si disse che il “grande evento” sarebbe stato accompagnato dalla trasformazione urbanistica. Si parlò di Bagnoli, della Mostra d’Oltremare… Già allora, conoscendo i soggetti, era difficile crederci.
All’edizione di Monterrey Oddati aveva spedito – a nostre spese – un nugolo di artisti, artistucoli, artigiani, pizzaioli e altri assortiti testimonial, per mostrare ai messicani le meraviglie di cui Napoli sarebbe stata capace quando fosse venuto il suo turno. Invece passarono gli anni e le operazioni urbanistiche tramontarono silenziosamente. La sede del Forum si spostò verso il centro, sebbene in modo indefinito. Venne però costituita una fondazione che si installò nell’ex Asilo Filangieri, in via Tribunali. Oddati ne divenne il presidente. Non accadde molto altro (a parte l’installazione di osceni totem per pubblicizzare l’evento nelle piazze, rimossi solo pochi mesi fa) fino al giugno del 2011, quando Luigi de Magistris venne eletto sindaco di Napoli, la Iervolino se ne andò finalmente in pensione e Oddati venne silurato poco tempo dopo.
Il nuovo presidente non durò a lungo, ma servì a farci capire quale piega stavano prendendo le cose con i nuovi capi. Il Forum rimase senza presidente, poi se ne andò il direttore generale, infine vennero dimezzati i giorni della manifestazione (in origine centouno) e i trecentoventi milioni del finanziamento divennero prima centonovantacinque e poi direttamente quindici. Questa primavera la sede della fondazione è stata occupata da un collettivo di lavoratori dell’immateriale. In ogni caso si era deciso che la fondazione non serviva più e che bastava un commercialista in veste di liquidatore.
Oggi, a sette mesi dall’evento, non si sa ancora nulla circa i contenuti e gli attori della manifestazione. Come spesso accade a Napoli, le peggiori intenzioni dei governanti si autodistruggono prima ancora che una qualche opposizione riesca a organizzare le proprie fila. Consoliamoci così. Ormai, dopo un anno di questo sindaco, non dubitiamo che il Forum formato de Magistris si farà, e che proveranno in ogni modo a convincerci della sua utilità e necessità. Ma noi sappiamo, e da tempo, che non sarà una cosa seria.
By Angelika July 1, 2013 - 4:38 pm
Sappiamo anche che l’occupazione da parte della Balena serve solo a lasciare che chi ha già magnato i soldi rimanga impunito.