Quella appena passata è stata una settimana di passione. Anzi di pallone. O forse le due cose coincidono ma non è importante. Conta il fatto che non si poteva che chiudere con una vittoria a San Siro che mancava da ventisei anni, dai tempi di Maradona per intenderci. Due a uno, con gol dei rossoneri a tempo scaduto. Britos di testa, El pipita Higuain con una staffilata da fuori, Balotelli con un bel tiro a giro, dopo essersi fatto parare (non sbagliava da ventuno tiri di fila) un rigore dall’eroe della serata, l’esuberante Pepe Reina. Benitez è già nel cuore dei tifosi, sobrio e misurato, e nel post partita i calciatori hanno raccontato di come il tecnico spagnolo insista per far vivere ai suoi una vigilia tranquilla, senza tensioni, senza caricare il calcio di significati che forse non ha. Gianni Mura, che ieri ha bacchettato lo spagnolo per aver accompagnato un calamaro con dei funghi champignon, ne ha approfittato per ricordare Scopigno.
Dettagli. Come il giorno di vacanza concesso al Napoli da Benitez tra la partita tra il Borussia Dortmund e quella col Milan. Mi è venuto in mente un grande della panchina, Manlio Scopigno, troppo in fretta dimenticato. Mister, perché non porta i ragazzi in ritiro? Perché vivere a Cagliari è come stare in ritiro tutto l’ anno, rispondeva. Ora, Napoli non è Cagliari e Albiol, abituato a Madrid, l’ ha definita “una città piccola in cui tutti si conoscono”. Non so quanto sia una fotografia reale, so che, sempre sul Corriere dello Sport, ho trovato interessante il modo in cui Benitez ha riempito parte del giorno di vacanza. Ha pranzato in un ristorante tipico: pizza (bene), calamaro scottato su pane di segale (bene) e champignon (male, quattro). Piccolo riferimento personale: ho fondato non solo il Gras (Gruppo resistenza anti sushi) ma anche l’ Abc (Associazione boicottaggio champignons). In questo periodo i boschi dell’avellinese e del beneventano, ma anche l’ Epomeo, più vicino alla mia location, sono prodighi di ottimi porcini. Come può Benitez rimanere insensibile al coro di dolore di chi si vede scavalcato da scialbi e monotoni funghi di allevamento? I porcini, si sa, cantano a cappella. Ma il quattro di Benitez va diviso con il cronista che nulla dice su quel che è stato bevuto. L’ uomo è ciò che mangia, diceva un filosofo tedesco. Ma, possiamo aggiungere oggi, è anche ciò che beve. E dunque, nel bicchiere di Benitez c’ era champagne o Asprinio di Aversa? Pallagrello o Rosato di Tramonti? Spumeggiante rosso di Gragnano o solenne Aglianico? Oppure birra analcolica, acqua liscia o gasata? (gianni mura, la repubblica, 22 settembre 2013)
Se è vero che passione fa rima con pallone, è anche vero che se il mondo si reggesse sul filo di una “baciata” sarebbe tutto troppo facile. D’altronde entrambe le parole rimano con contrizione, espiazione e persino con eruzione. Senza confondere sacro e profano, e senza lasciarsi prendere dal folklore, è doveroso ricordare che il miracolo si è fatto ancora. 19 settembre, ore 09.41. Notizia da riportare, un po’ mistica e un po’ romantica anche per chi non ci crede. Tanto a farti rinsavire ci pensano loro.
«Napoli vive oggi uno dei momenti più difficili della sua storia ed è sull’orlo di un grave collasso». È un passaggio dell’omelia dell’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, pronunciata durante la celebrazione liturgica dedicata a San Gennaro. «Quanta sofferenza nel nostro popolo, una sofferenza che viene dalla mancanza di lavoro, dall’insufficienza del reddito, dagli egoismi, dalla prepotenza malavitosa e dalla distruzione dell’ambiente». Sepe si sofferma su quest’ultimo aspetto, definendolo «un reato, ma anche un peccato sempre più diffuso in questa società egoista e consumistica e uno stupro contro la natura». […] «Napoli non è una città al collasso, è una città che sta risorgendo», risponde a Sepe il sindaco de Magistris. (repubblica.it, 19 settembre 2013)
Se lo dice lui, deve essere così. Ma andiamo per ordine, anzi no, che è sempre spiacevole. Lo diceva anche il gambero quando cominciò a camminare a ritroso. Sabato:
Forfait del ministro Orlando e dell’assessore regionale Romano ieri a Caserta. Assenti i due politici alla passerella preparata dalla curia casertana, orfana del vescovo dei poveri Nogaro. […] Dal primo pomeriggio rappresentanti dei comitati No-inceneritori e No-gas di Terra di Lavoro e dell’area metropolitana napoletana si sono dati appuntamento nella piazza vicina alla biblioteca vescovile, dove si è tenuto un convegno sulla questione rifiuti organizzato dalle associazioni di area cattolica. Invitati di rilievo il sostituto procuratore della repubblica di Santa Maria Capua Vetere (luogo dei processi alle camorre) e ospiti d’onore ministro e assessore che non si sono proprio fatti vedere. I comitati in corteo si sono portati fin sotto l’entrata del luogo del convegno e presidiandone l’ingresso hanno iniziato a fare interventi con megafoni. Denunce durissime sulla questione inceneritore, sulle bonifiche mancate, sulle enormi responsabilità istituzionali e politiche nell’affrontare le contaminazioni conclamate decine di anni fa e nascoste sotto il tappeto dei silenzi, della burocrazia, dei corridoi, del detto e non verificato, del controllo della stampa. (ernesto rascato, contropiano.org, 22 settembre 2013)
Procedere alla gamberesca ha i suoi vantaggi. Come quando ti chiedono: «Prima la buona o la cattiva?» (di notizie, si parla). E siccome le seconde non mancano, meglio partire con le prime.
Venticinque murales di Felice Pignataro da venerdì 20 settembre saranno visibili nella stazione metropolitana di Piscinola-Scampia. L’installazione, dedicata allo scomparso fondatore del Gridas e dell’omonimo carnevale di denuncia sociale, è un omaggio del quartiere, che ha raccolto ottocento firme per fare arrivare le opere nella stazione. […] Chi attraverserà il metrò di Scampia potrà ripercorrere tutte le battaglie di Felice. Oltre ai disegni scelti tra diecimila diapositive, i passeggeri potranno osservare le locandine incise nel linoleum dall’artista per il Carnevale e i famosi titoli di denuncia legati a questioni politiche locali e nazionali avvenute tra il 1983 e il 2004. (anna laura de rosa, repubblica napoli, 19 settembre 2013)
A proposito di metropolitane:
Domani si inaugura l’uscita della metropolitana a largo Montecalvario. L’analisi comparata delle politiche urbane nelle principali città italiane, quasi tutte afflitte da una grave crisi di sistema, dice che a Napoli la modernizzazione della rete metropolitana, dentro e fuori i confini comunali, è stato il programma più efficace e meritevole che diverse amministrazioni hanno realizzato negli ultimi venti anni. – continua a leggere… (giovanni laino, repubblica napoli, 17 settembre 2013)
Ora una parentesi, ne sia concessa ancora una, ma non si vive di solo pane, e noi di questo circo non riusciamo a fare a meno. Mercoledì: due a uno al Borussia di Dortmund, i vicecampioni d’Europa. Non proprio il Lumezzane, con il dovuto rispetto. In gol Higuain e Insigne. Si va forte. Chiusa parentesi.
Torniamo alla realtà, sequestri e indignazione:
Casal di Principe, ruspe a caccia di veleni – Fanghi tossici a cinque metri dalla falda acquifera (redazione on line, corriere.it, 17 settembre 2013)
Caccia ai rifiuti tossici, si continua a scavare (repubblica.it, 18 settembre 2013)
Rifiuti tossici e resti di esumazioni, sequestrata discarica vicino al cimitero (ilmattino.it, 18 settembre 2013)
Certo se per tutto questo ci volevano le dichiarazioni di un boss pentito, vuol dire che siamo proprio messi male. Si, lo sapevamo già, grazie (sia dei rifiuti tossici interrati sia che siamo messi male). Nella mischia una vecchia conoscenza. Intervento energico ma regolare:
Il merito di Schiavone è d’essere stato il primo casalese a collaborare con la giustizia ed il primo a parlare del business dei rifiuti tossici. Ma quello che dice non è oro colato. Un anno fa è stato denunciato per smaltimento dei rifiuti su un terreno da lui gestito. Al suo interno sono stati trovati fanghi provenienti da lavorazione industriale. Lo si è scoperto grazie alle dichiarazioni del pentito Vargas, lui si era guardato bene dal farne menzione. La verità è che il problema dello smaltimento illecito dei rifiuti viene da molto lontano e coinvolge l’intero paese. Se andate a scavare sotto gli aeroporti di Malpensa e Linate, se scendete in Toscana e Lazio, fino alla Sicilia, sotto i cantieri di autostrade, superstrade ed altre opere pubbliche, troverete rifiuti tossici e scarti delle industrie chimiche. […]
Quante persone hanno visto dalla finestra di casa le file di camion che scaricavano di notte e non hanno comprato prodotti che sapevano contaminati? In quanti hanno preferito tacere, perché pagati, per paura o perché “tanto lì non ci vado…”? Quanti hanno visto e oggi fingono di scandalizzarsi, solo perché Schiavone racconta fatti noti a tutti. […] Stiamo parlando dell’Italia appestata da scorie e rifiuti tossici, non possiamo lasciare una materia così maledettamente seria nelle mani di un pentito che si dichiara abbandonato dallo Stato, quando dallo Stato ha percepito un milione e ottocentosessantatre mila euro. Carmine Schiavone è stato scarcerato a luglio e nel frattempo ha trovato il modo di prendersi due-tre denunce. Guarda caso, le sue terre non le ha mai nominate, eppure anche quelle hanno ospitato rifiuti. […] Non vorrei però che ora le bonifiche si affidassero ad imprese che già sappiamo appartenere alla camorra. Non vorrei che tutta questa operazione servisse a far decretare un altro stato d’emergenza con l’unico obiettivo di affidare la bonifica dell’inquinamento proprio a chi l’ha prodotto. (rosaria capacchione, intervistata da nello trocchia).
Buona settimana a tutti e buona fortuna. Non ve ne servirà molta se siete scavatori di rifiuti tossici, calciatori del napoli, o fedeli in attesa di scioglimenti vari. Per tutti gli altri sarà una fine isterica! (a cura di riccardo rosa)