recensioni
Un mese fa erano vent’anni dall’occupazione del Damm, centro sociale a Montesanto. Un luogo che ancora esiste, spinto avanti nel tempo da un’inerzia sempre più flebile. Una delle sue caratteristiche, inedita per i posti occupati a metà degli anni Novanta, era il lavoro di animazione, e in generale la vicinanza con i bambini e gli adolescenti del quartiere. Quel modo di stare con i ragazzini aveva qualcosa di antico – a cinquanta metri dal Damm era sorta la Mensa bambini proletari nei primi anni Settanta […]
Il libro di Stefano Portelli, La ciudad horizontal. Urbanismo y resistencia en un barrio de casas baratas de Barcelona (Edicions Bellaterra), è la tappa importante di una ricerca intrapresa più di dieci anni fa, in parte condotta individualmente e in parte collettivamente, che si situa al confine tra l’indagine di campo e l’attivismo politico. La versione in lingua castigliana – in attesa di quelle catalana e italiana – è l’occasione per stabilire dei confini a un lavoro che ha preso le mosse in ambiti molto […]
È nei dettagli che si percepisce a pieno il valore di Lousiana (The other side), documentario presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard e ultimo lavoro di Roberto Minervini, regista italiano trapiantato nel sud degli Stati Uniti. Dettagli che appaiono attraverso le immagini di una telecamera intenta a seguire istintivamente la vita dei suoi protagonisti, così come apparirebbero all’occhio muto di chi si ritrova in mezzo a loro senza eccepire. Sguardo in ascolto. Come i tatuaggi di Mark, il protagonista della prima parte del […]
Guardo la conferenza stampa di Nanni Moretti al termine dell’anteprima di Mia madre al cinema Sacher, un paio di settimane fa, poi alcune sue interviste dei giorni seguenti mentre il film è in sala. Moretti ha la capacità di incutere un certo timore reverenziale nei suoi interlocutori. Accende i riflettori su di sé, poi finge di decentrarsi, le redini del discorso – del discorso su di sé – e dell’attenzione altrui ben salde tra le mani. Sicuro di sé lo è sempre stato, di una […]
Sono usciti in questi ultimi mesi due libri che parlano di musica neomelodica, e che si prefiggono di indagare – da punti di vista e con modalità diverse – il rapporto tra il genere musicale e il sistema della criminalità organizzata napoletana. Il primo è Napoli sotto traccia. Musica neomelodica e marginalità sociale, dell’antropologo newyorchese Jason Pine. Pine parla nello stesso modo in cui un americano parlerebbe di certe cose agli americani (e infatti il libro è una traduzione del volume pubblicato negli Stati Uniti […]
Succede, no? Cap’ta./ A tutti pot’ capitare: na disgrazia./ Je so stat’ acciaffata/ auantat’/m’hann pigghiat’, so stat pizzicat’/ e mo non teng n’ata vanna addò scì./ Peccè iuna comm’ a me non se la pigghia chiù nisciun’./ Io non ci dong’ a colpa, anzi, n’ funn’ n’funn’ è stat sul’t n’incident’/ na furia de sanghe./ Ma ce qualcheduno ven’ a me/ e me da nu buglietto du treno/ o de la nave/ pe scire fore mano/ lontano/ io ce dico de no/ che non è […]
Se non fosse sintomo di un incontrollabile contagio, farebbe pure sorridere la schizofrenia con cui la stampa e la città esaltano, negli stessi giorni, le “napoletanità atipiche” di due grandi ormai del passato come Pino Daniele e Francesco Rosi, e il lavoro del più noto e a quanto pare apprezzato esponente dell’attuale cinema comico partenopeo, Alessandro Siani. Ora, Siani è uno che fa ridere, e la sua leggera comicità non è affatto stupida. Aveva vent’anni quando dagli schermi di Telegaribaldi dava vita, supportato dal suo […]
In principio fu la voce, il brusìo del tramando. La chiacchiera che di nonno in nipote, di padre in figlio si conficca nei padiglioni auricolari e – goccia a goccia – si fa carne. L’alito della narrazione che salendo e scendendo, dai bassi alle logge, finisce col posarsi nel nero delle unghie di quei ragazzini che – fujenno fujenno – a mappate popolano vicoli scalinate cave sagrestie. E che succede? Che le mani si mettono in bocca, le storie s’ingoiano digeriscono e alla fine – […]
“Il sesso maschile è la nostra bandiera!” C’è il peggio di tutto, dentro questa merda – metaforica, ma anche molto tangibile – che va in scena a Galleria Toledo. In circa un’ora, questa sorta di soliloquio spezzato in tre capitoli condensa una buona parte dello schifo che abbiamo intorno e che vorrebbero farci ingoiare, perché «se una cosa fa schifo, tu ti puoi abituare» ed «è questa la vera Resistenza». C’è la repressione e poi c’è l’abitudine alla repressione. C’è il sessismo, la patria, il […]
L’Ex Dormitorio pubblico Vittorio Emanuele II o “Centro di Prima Accoglienza” è un edificio enorme che sta dietro piazzetta del Grande Archivio, a due passi da via San Biagio dei Librai. È lì dal 1873, quando il presidente della commissione igienica della sezione di Montecalvario, cav. Gioacchino Pecoraro, promosse la costituzione di una “associazione permanente di beneficienza” che poi costruì una “cucina economica” con la sede nel monastero di S. Pasquale al Monte. Qualche tempo dopo, il locale fu destinato a ricovero notturno per i […]