Napoli Monitor n° 51 _ A partire da questo numero, Napoli Monitor diventa bimestrale, mantenendo il formato inaugurato con il numero 50: disegni e testi a tutta pagina, più spazio alla narrazione e al racconto di storie e di voci. I testi e i disegni del bimestrale ruoteranno in ogni numero attorno a un tema, fatta eccezione per le le recensioni e le storie disegnate; lasciando al sito, la cui nuova versione verrà pubblicata a breve, il compito di seguire l’attualità. A inaugurare il nuovo corso un tema per noi inevitabile, necessario complemento al racconto della metropoli.
Quale provincia?
“La provincia è un campo di osservazione di prim’ordine. I fenomeni, sociali, umani e di costume, che altrove sono dispersi, lontani, spesso alterati, indecifrabili, qui li hai sottomano, compatti, vicini, esatti, reali”, diceva lo scrittore Luciano Bianciardi intorno agli anni Sessanta pensando alla sua Grosseto. È ancora così? E, tornando a noi, che cosa ci dice la provincia napoletana nel 2012? E soprattutto, ha ancora senso parlare di provincia?
pag. 2 e 3 – Ultimi giorni d’estate. L’approvazione del registro tumori in Campania. La metro inaugurata due volte. Il miracolo del sangue. Il giglio demolito a Barra. Un morto innocente. Un sindaco “chi non viene con me è contro Napoli”. E, tra le righe, ascesa e caduta del nostro cronista
pag. 4 e 5 – Come il fuoco a mare. Castellammare vista dal Cral del cantiere navale. Un tempo la terza città industriale della regione, oggi con un tasso di disoccupazione tra i più alti d’Italia. Qualcuno vuole riconvertirla al turismo, ma i proprietari dei megayacht se ne scappano via
pag. 6 e 7 – I santuari sotto il Vesuvio. Il 22 ottobre a Torre Annunziata i marinai trasportano sulle spalle la Madonna della Neve. È il giorno più atteso, ma quest’anno c’è nell’aria qualcosa di diverso… Come santi e madonne definiscono ancora l’identità delle popolazioni vesuviane
pag. 8 e 9 – Una mattina all’inferno. Gli ospedali psichiatrici giudiziari dovrebbero chiudere entro il 31 marzo del 2013. Quello che segue è il racconto di una visita nell’Opg di Napoli. Due piani, quattro sezioni, centodiciannove persone chiuse in celle spoglie e con un fine pena indefinito
pag. 10 e 11 – L’amaro delle fragole. La Campania è prima in Italia per la produzione di fragole, più della metà vengono dalla zona di Battipaglia. A raccoglierle sono sempre donne. Arrivano dal nolano attraverso una rete di caporali distribuita a macchia di leopardo sul territorio
pag. 12-13 – Tonino, l’uomo artigiano. In una bottega di Cava de’ Tirreni abbiamo incontrato Tonino Solimene, erede della tradizione dei ceramisti vietresi e animatore di un originale laboratorio. La parabola del mestiere, dalla fine della fabbrica meccanizzata al ritorno alla manualità
pag. 14-15 – Recensioni. Cinema / L’intervallo, un film di Leonardo Di Costanzo. Libri / L’ultima graphic novel di Christian Hincker, in arte Blutch / La Sicilia di Vincenzo Consolo in cinquantadue racconti. Teatro/ Tre donne al mare, uno spettacolo di Liuba Scudieri
pag. 16 – Una storia disegnata
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Con i disegni di: human body, escif, rosario vicidomini, giulia d’anna, cyop&kaf, ottoeffe, diego miedo
Hanno collaborato a questo numero: marzia romano, daniele balzano, dario stefano dell’aquila, giuseppe d’onofrio, salvatore pirozzi, gianni turchetta, cristina portolano, camille jouany
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