Tag: adolescenti
Pubblichiamo a seguire il quarto articolo della serie che vuole approfondire le condizioni di vita dei più giovani nelle periferie della città. I primi tre li trovate cliccando qui:Rione Traiano, le radici e le storie; La ragazza di Scampia e l’arte della fuga; La strada e la classe. Crescere a San Giovanni. Fu tra gennaio e febbraio di qualche anno fa che, percorrendo via Cavour a Casoria, vidi due uomini in divisa nera. Era poco prima delle tre, la strada deserta, come irrigidita dal freddo pungente. Via Cavour è […]
Da minimaetmoralia.it Io sono un privilegiato: insegnando al liceo la mia platea è diversa da quella delle scuole medie, degli istituti tecnici e professionali. Piccola e media borghesia. È più facile lavorare. Ma la vera realtà delle scuole tra Napoli e Caserta è quella dell’obbligo: lì la catastrofe è già avvenuta, nel senso che tutte le tecniche pedagogiche non hanno senso quando intorno non funziona niente e la scuola non ha un ruolo centrale nella società, ma ne è soltanto un’appendice; quindi il suo malessere […]
da Napoli Monitor n. 51 – Novembre/Dicembre 2012 Scrivo molto tempo dopo aver visto, avido, il film di Leonardo Di Costanzo. Ancora, il film non mi passa dalla mente. «Perché mi racconti questa storia?» dice la ragazza al ragazzo, a un certo punto del film. «Perché è una storia…». E tu, perché mi racconti questa storia, Leonardo? «Ma come perché? perché è una storia», mi sembra di sentirlo rispondere come il personaggio del film. Non affannatevi, vedendo L’intervallo, a cercare un perché al di fuori della […]
Favole, chelle llà scritte dint’a nu libro ca ‘a scola raccontano credive tu… Favole, dint’ ‘e film a cartune animate ca ‘a sera trasmettono sunnave tu. .. Mo’ sei rimasta da sola nun crire ‘a nisciuno e nun vuo’ cchiù sunna’ perchè la favola lui te l’ha data a metà… Busciardo comme a Pinocchio chi ha scritto ca ‘e suonne se ponno avvera’ Lei gli ha stregato il cuore, ma tu t’e a ribella’… (gianni fiorellino – “favole”)
Marco ha 16 anni. Suo padre fa l’impiegato e sua mamma pure. Non si droga, non ruba, non stupra in branco. L’anno scorso, dopo l’ennesima giornata di noia e giudizio a scuola, Marco a scuola ha deciso di non andarci più. Non riusciva più a capire perché avrebbe dovuto andarci. Né il miraggio del diploma, né la punizione di mamma e papà, né lo sguardo pesante dei vicini riuscivano a tirarlo giù dal letto. Non che dopo fosse andata meglio. Casa, televisione, play station e, […]
(malov) Uno che legge i giornali o vede la TV, ma anche uno che legge Saviano immagina Napoli come una città divisa in due, o che è tutta una monnezza. Il che è. Politiche sociali e sentimenti dell’insicurezza spingono a polarizzare la città in due parti, quella maledetta e quella delle gathed communities, quella della plebe delinquenziale e quella colta e europea (‘a verità!, si dice a Napoli). Anche se il che è, non è tutto così. Perché c’è anche un Che. La città è […]
Breve storia di Peppe Marmo, l’adolescenza nel riformatorio, poi ex campione e maestro di judo. Nel ‘72 fonda il kodokan, la società che in trent’anni ha educato allo sport centinaia di giovani all’interno dell’Albergo dei poveri di piazza Carlo III La relazione con i più giovani, in particolare con quelli provenienti da contesti sociali di svantaggio, sono troppo importanti per lasciare che se ne occupino solo la scuola, gli assistenti sociali e i tribunali. Da una decina d’anni, con lo sviluppo del cosiddetto terzo settore, […]
Una panoramica sui nuovi consumatori di stupefacenti e sull’evoluzione della formazione al lavoro per gli adolescenti Dalla metà del ‘900 il fenomeno delle droghe è principalmente legato alle giovani generazioni e, quindi, il loro consumo è caratterizzato dalla sempre mutevole condizione giovanile, rivelandosi un suo effetto e non, come erroneamente si crede, una causa. La cadenza generazionale è essenziale per qualunque monitoraggio sulle sostanze stupefacenti, oggi più che mai, dal momento che viviamo uno sfasamento notevole tra le culture della prevenzione e della terapia rispetto […]
Enigmatici e incontrollabili agli occhi degli adulti, gli adolescenti sono troppo importanti per lasciare che se ne occupino solo insegnanti, magistrati e assistenti sociali. Una panoramica su scuola, formazione, droghe, sport e relazioni educative. Marco ha 16 anni. Suo padre fa l’impiegato e sua mamma pure. Non si droga, non ruba, non stupra in branco. L’anno scorso, dopo l’ennesima giornata di noia e giudizio a scuola, Marco a scuola ha deciso di non andarci più. Non riusciva più a capire perché avrebbe dovuto andarci. Né […]