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Era grossa la faccia di Jorgos, nella taverna sull’isola di ferro, un tempo abitata dai minatori di una miniera chiusa dagli anni Sessanta. Persistenza visiva nelle montagne, negli scorci al di là delle curve e nelle strutture arrugginite ricoperte dalla vegetazione, tra i carrelli, i binari e il mare, la natura se n’era riappropriata nel corso del tempo. Noi ci aggiravamo sull’isola da due giorni con il motorino e sembrava fossero passati due anni. Una lapide sulla spiaggia di Megàlo Livadi ricordava lo sciopero del […]
È nei dettagli che si percepisce a pieno il valore di Lousiana (The other side), documentario presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard e ultimo lavoro di Roberto Minervini, regista italiano trapiantato nel sud degli Stati Uniti. Dettagli che appaiono attraverso le immagini di una telecamera intenta a seguire istintivamente la vita dei suoi protagonisti, così come apparirebbero all’occhio muto di chi si ritrova in mezzo a loro senza eccepire. Sguardo in ascolto. Come i tatuaggi di Mark, il protagonista della prima parte del […]
Si potrebbe cominciare dalla mattina di sabato scorso, quando ho aperto la finestra della stanza e ho notato la bandiera italiana esposta dal balcone di un vecchio condomino in onore della Resistenza. Oppure da un conto alla rovescia che si protrae da non so più quanto tempo. O meglio da ora. La giornata di oggi era già scritta. Prevedibile. Qualcuno sarebbe stato capace di descriverla in anticipo, nei dettagli, con precisione. Nell’attesa ci si perdeva in pronostici, al Giambellino sgomberavano e la tensione premeditata si […]
Pubblichiamo a seguire il terzo articolo della serie che vuole approfondire le condizioni di vita dei più giovani nelle periferie della città. I primi due articoli li trovate cliccando qui: Rione Traiano, le radici e le storie; La ragazza di Scampia e l’arte della fuga. Certe parti dell’edificio erano delimitate da un nastro che impediva l’accesso. Le aule erano inagibili, i laboratori impraticabili a causa del soffitto crollato, la palestra inutilizzabile. Un cartello nel corridoio al piano terra portava la scritta “Zona interdetta”. Erano all’ordine del giorno […]
Prendo il treno da porta Nolana alle sei di mattina e alle sette e un quarto sono fuori al Cantiere. Giggino mi aspetta alla garitta. I guardiani esitano un attimo prima di farci entrare. Fino all’ultimo momento Giggino non sa se gli daranno il permesso, gli dicono di attendere. Poi arriva un uomo in giacca e cravatta che mi serra la mano e si presenta come il capo della sicurezza. Mi concede di entrare, raccomandandomi di non fare fotografie e di non muovermi dalla banchina. […]
Dal n.56 /novembre – dicembre di Napoli Monitor Penso ai volti, alle situazioni, al disordine. Ai bidelli, come Pasquale che non vedeva l’ora di andare in pensione. Oppure penso a Stefano, che alla fine del laboratorio s’è portato a casa il giornale pur di completarlo, dopodiché ha ricomprato pastelli e pennarelli perché qualcuno li aveva spezzati. Ora che è passato del tempo, mi ritrovo a scrivere vivendo a due passi da alcuni di quelli che ho incontrato dentro la scuola e che adesso incontro fuori. […]
Dal n. 53 di Napoli Monitor Un edificio basso, circondato da cancellate alte e arrugginite, in mezzo alle palazzine. Un ingresso con le vetrate ricoperte da manifesti che riportano slogan a lettere cubitali. La “parola”, quella, appare solo in quei manifesti. Un atrio severo, muri grigi abbelliti qua e là dai cartelloni colorati. Quando sali le scale sei attratto dalle innumerevoli scritte… Lei entra, saluta controvoglia e chiude la porta. Eccessivamente truccata, il fondotinta, il rossetto, gli occhiali e la borsa. La sua voce acuta […]
da Napoli Monitor n.53, marzo/aprile 2013 Conoscemmo Renato Parascandolo un anno fa, in occasione della proiezione di un documentario sui contrabbandieri di sigarette a Napoli. Parascandolo è stato uno degli autori di “Cronaca”, una rubrica televisiva di inchieste sociali che negli anni Settanta documentava con rigore e lucidità la realtà di un’Italia in piena trasformazione (un’Italia non ancora assassinata da quello stesso mezzo di cui Parascandolo, insieme a pochi altri all’epoca, seppe sfruttare le oggettive potenzialità di comunicazione). Attraverso un metodo oramai scomparso in televisione, […]
Quartieri nord, anticamera di Marsiglia. Dalle finestre della scuola elementare Révolution si spazia su una lunga serie di palazzine bianche da venti piani ciascuna. Gli altri edifici a blocchi formano un quadrato che volge le spalle all’esterno. Da una parte c’è il mare, le nuove costruzioni, un centro commerciale, le banche e i palazzi di vetro, dall’altra queste città dormitorio concepite soprattutto per le famiglie di nuovi e vecchi immigrati provenienti dal Maghreb, dalle isole Comore e dalle ex colonie francesi. Tutti i bambini della […]