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Da: diecieventicinque.it Catena di San Libero n. 246 – 30 agosto 2004 Che differenza c’è fra il giornalismo – per esempio – di Feltri e quello – per esempio – di Baldoni? Non parlo di differenze “politiche”. Da un punto di vista tecnico, voglio dire. La differenza è che Feltri grida, mentre Baldoni parla a bassa voce. Non è una novità: anche Appelius gridava («Il generale Badoglio è entrato ieri ad Addis Abeba») e anche Hemingway («Vecchio al ponte») parlava a bassa voce. Destra e sinistra dunque, […]
C’è una mensola di legno sopra il mio letto, su cui accumulo libri. È la trafila comune ai nuovi ingressi, dal momento che la velocità con cui acquisto, o ricevo in prestito e in regalo i volumi, è assai superiore a quella con cui riesco a smaltirli. La cosa, come tante altre, mi mette in ansia, e così nelle ultime due settimane mi sono messo d’impegno e ho dato un colpo consistente alla pila. L’articolo 7 del DPR 137/2012 è un provvedimento del governo che […]
da Napoli Monitor n° 49, Giugno 2012 Ci sono due tendenze nel campo dell’informazione oggi, sia al centro che alla periferia dei grandi potentati editoriali. Da un lato l’illusione, aumentata a dismisura negli ultimi anni con le nuove possibilità offerte dalla tecnologia, che tutti possano produrre degnamente informazione: tutti siamo reporter, basta un telefonino o una videocamera, tutti siamo opinionisti, basta aprirsi un blog, tutti siamo giornalisti (journalist) perché tutti siamo cittadini (citizen). Dall’altro lato l’istinto difensivo del professionismo, l’illusione parallela della specializzazione, la pretesa che solo […]
da L’Unità, 10 settembre 2011 Non è così difficile distinguere tra coloro che, pieni di buona volontà, cercando di investigare, raccontare e denunciare le storture del contesto italiano o globale, lo fanno perché questo va atrocemente di moda, e quelli che lo fanno per una persuasione profonda e non di superficie. La parola persuasione viene dal linguaggio capitiniano (di Capitini è stato appena ripubblicato da Laterza un grande libro di straordinaria valenza politica proprio in rapporto al nostro oggi, Religione aperta) e sa di messa […]
Quando a un giornalista chiedono di andare a seguire una conferenza stampa, di solito è una “mazzata in fronte”: circoli di partito, propaganda elettorale, ordini professionali, presentazioni di libri, mostre e mostrine. Insomma, una noia mortale. Quando questa mattina mi hanno telefonato, però, ho capito che qualcosa di buono poteva esserci. Diciamo che ho sentito l’odore. La conferenza, infatti, avrebbe avuto luogo a ora di pranzo, in un noto ristorante di via Partenope, famoso in città soprattutto per le sue fritture all’italiana. Di cosa […]