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Dal numero 121 (aprile 2014) di CQFD A dire la verità, abbiamo tutti pensato fino all’ultimo momento che questo carnevale non avrebbe mai avuto luogo. Indipendente, senza sovvenzioni né autorizzazioni legali, basato solo su energie individuali che si mettono in moto quando si trovano e si associano. Quest’anno, dopo quindici anni di esistenza, la prigrizia sembrava stesse per vincere la sfida. Nel 2013, in pieno “anno della cultura”, la scorta della polizia si era fatta opprimente, ma nonostante tutto Carnevale aveva trionfato per morire della […]
«Félicitations pour le match!». Quando il Polacco mi apre la porta di casa sua in rue Consolat la sua voce è inconfondibile nel tono e nell’accento. Sono passate poche ore dalla partita, ma meglio di una madeleine Bruno mi riporta indietro al settore ospiti del Vélodrome, e alle botte prima dell’ingresso allo stadio. Qualcuno insinua che abusare dell’argomento SSC Napoli in queste rassegne sia stucchevole e ammiccante alle masse, quasi quanto risulti pacchiano e di cattivo gusto autocitarsi. Ma se la squadra va bene, e la trasferta è esaltante, è […]
Alla pagina sedici del Dizionario del luogo comune vi è un intero paragrafo che disserta su come Barcellona, Palermo, Napoli, Genova, Marsiglia, e persino Buenos Aires, siano delle città in fondo uguali tra loro. Il visitatore occasionale proveniente da una di queste, e di passaggio in un’altra situata nell’immaginario esagono, non riesce a resistere alla tentazione di fare paragoni, trovare affinità, associare due stradine vicine al porto o mettere a confronto l’atteggiamento della popolazione “calorosa e solare”. Alla tentazione non si sottraggono i media, e […]
Venerdì 16 marzo, sono le cinque del pomeriggio. Arrivo puntuale, e già vedo i petardi scoppiare lungo la Rue Colbert, che dalla metropolitana porta alla Place Jules Guesde, da cui, per quel che ne so, partono tutti i cortei di Marsiglia. Mi dico allora, che forse sono già in marcia. Era solo qualcuno che aveva fretta di far rumore. Sono ancora fermi, gli anar e i toto, gli anarchici e gli autonomi, i miei nuovi amici francesi, in piedi sotto l’arco della Porte D’Aix. Là […]
Arrivo in piazza Jules Guesde intorno alle 10:45, con un solo quarto d’ora di ritardo sull’appuntamento ufficiale. Per me, un record di puntualità. Solo per me, però, e il corteo è già partito. Oggi, 14 novembre, lo sciopero generale europeo è arrivato anche a Marsiglia. Da lontano vedo due magliette bianche della CGT, il sindacato confederale più importante in Francia. Le seguo silenziosamente, e raggiungo un folto gruppo di persone, poco lontano, su Rue Colbert. I manifestanti sono già due o tremila, ma presto saranno […]
La rue Consolat, poco lontano dal centro di Marsiglia, è una strada che comincia male. Sul lato destro una farmacia, su quello sinistro un’agenzia immobiliare. Non sembra invitante. Se ci passi velocemente hai l’impressione che la strada non sia per niente viva. Ingressi di palazzi e garage, molte automobili, pochi pedoni. Eppure… subito dopo ci si imbatte in un bar gestito da malviventi in pensione, poco più avanti ce n’è un altro di proprietà di una coppia di cabili (Il Desperado…), un locale di un’associazione […]
Quartieri nord, anticamera di Marsiglia. Dalle finestre della scuola elementare Révolution si spazia su una lunga serie di palazzine bianche da venti piani ciascuna. Gli altri edifici a blocchi formano un quadrato che volge le spalle all’esterno. Da una parte c’è il mare, le nuove costruzioni, un centro commerciale, le banche e i palazzi di vetro, dall’altra queste città dormitorio concepite soprattutto per le famiglie di nuovi e vecchi immigrati provenienti dal Maghreb, dalle isole Comore e dalle ex colonie francesi. Tutti i bambini della […]
Nella piazza di Porta d’Aix le persone si affollano in mezzo alle cianfrusaglie riciclate dai rom vicino ai cassonetti, e gli ambulanti vendono stecche di sigarette sussurrando ai passanti le marche di cui dispongono. Questa è l’ultima immagine della città, voglio stamparla bene in testa prima di ritornare a casa, tra le facce note e familiari. La persona che ieri ha risposto al telefono era scocciata: un arabo dall’accento francese peggiore del mio che soltanto dopo avere insistito parecchio m’ha detto sbuffando di farmi trovare […]