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Tunisi, 2 ottobre 2012. Voler, voiler, violer. Rubare, velare, violentare. Sono queste i tre comandamenti della Troika tunisina secondo una della manifestanti oggi presenti davanti al tribunale di Tunisi. Donne di ogni età e classe, attiviste/i e bloggers, liberi cittadini, avvocati si sono infatti riuniti in sostegno a una giovane donna tunisina violentata da due poliziotti la notte del tre settembre scorso, oggi accusata di “oltraggio pubblico al pudore”. La donna, che preferisce mantenere l’anonimato, è conosciuta sotto lo pseudonimo Mariam dai media e da […]
Ho scritto una lettera al fratello di un amico tunisino, che è diventato salafita da pochissimi anni. Questa persona prima suonava e viaggiava dalla Tunisia in Europa. Ho scoperto dopo che molte delle note che ascoltavo erano state composte da lui. Adesso ha abbandonato tutto per un solo credo, quello salafita. Nella tristezza e rabbia di oggi e ieri nel sentire gli amici e leggere le notizie provenienti d’oltre mare, non potevo non rivolgermi anche a lui. Caro A., ti conosco molto tramite tuo fratello e un […]
«Sentite l’aria diversa, siamo arrivati al Kef», così Amin, batterista e percussionista tunisino del gruppo Labess, presenta il Kef, abbassando il finestrino dopo tre ore di aria condizionata dalla capitale Tunisi. L’aria che si respira a finestrino abbassato è in effetti totalmente diversa, l’aria di montagna e campagna a quaranta chilometri dall’Algeria. L’orizzonte dello sguardo dall’alto della Kasba (la cittadella di costruzione ottomana nel centro della città) è sul confine algerino: ed è in questo sito storico-monumentale che canta per la prima volta Nedjim Bouizzoul, […]
Primavera araba. E adesso in Tunisia la “Primavera delle Arti”. Un anno e mezzo fa era l’inizio delle rivoluzioni, oggi è, o meglio era, il nome della mostra di opere d’arte al palazzo Abdaliyya di La Marsa, quartiere a nord della capitale, sul mare. Una mostra immediato oggetto di critiche e attacchi da parte dei salafiti, che ancora una volta danno spettacolo della loro intolleranza. E dopo una notte di scontri e di fuoco, quella tra l’11 e il 12 giugno, seguono due notti di coprifuoco […]
Dopo otto mesi dalla chiusura del centro di identificazione ed espulsione di Santa Maria Capua Vetere, il Tribunale di Caserta ha iniziato a emanare le prime sentenze di riconoscimento di protezione umanitaria, inizialmente negata a tutti i migranti che erano stati trattenuti in quella struttura. A quasi un anno di distanza, gli avvocati dei trattenuti ricompongono i frammenti di una storia fatta di detenzione, violenza e violazioni dei diritti umani. Sono arrivati a Napoli il 18 aprile 2011, dopo un breve soggiorno a Lampedusa e sette […]
Zied non ha nulla da festeggiare. Dopo aver passato l’anno scorso per le strade di Tunisi rischiando la vita ogni giorno, domani 14 gennaio, primo anniversario della rivoluzione, non scenderà in piazza. E guardando chi sono gli invitati a festeggiare l’anniversario non gli si può dare torto. Non solo dunque un’aspettata quanto non gradita vittoria degli islamisti (e i segnali della loro presenza nel paese si fanno sentire sempre più). Ma anche dover condividere il giorno della “révolution de la dignité et de la liberté” con […]
Quattro fogli appesi al muro. Ecco quel che resta al Consolato tunisino di Roma dei migranti tunisini dispersi tra febbraio e marzo. Dispersi in mare perchè non sono mai arrivati? Forse in Francia, perchè in Italia non sono registrati e sono passati direttamente in Europa? Forse in giro altrove senza aver dato più notizie? E le famiglie hanno inviato i nomi delle persone che cercavano allora, da aprile in poi, e che alcuni cercano ancora. Nessun dato ufficiale di ritrovamenti nè tantomeno ricerche fa seguito […]
Dehiba, Tunisia – Salih siede su sfilacciati qamis e sirwal marroni, nel mezzo di una moschea ancora in costruzione, i tappeti di preghiera ricoprono il pavimento di cemento grezzo. È circondato da alti uomini avvolti in lunghe vesti e copricapi semisferici sui crani rasati – anche loro rifugiati dalla città libica di Nalut – che lavorano giorno dopo giorno alla moschea come volontari. Il lavoro, dicono, li aiuta a «dimenticare i problemi a casa». Salih è arrivato a Dehiba, una comunità del deserto nel sud […]