
Il primo giugno in centro c’è un corteo nazionale contro il governo Meloni, e in periferia la manifestazione “priot” del Quadraro, contro la deriva commerciale del Gay Pride. Due ventitreenni sono estratti vivi dalle lamiere dell’auto accartocciata contro il guardrail della Roma-L’Aquila. Il due la pioggia bagna sia la parata militare di via Fori imperiali che i comizi delle due leader Meloni e Schlein, che finalmente chiudono la campagna elettorale. Il tre si smonta l’accampamento alla Sapienza; studenti e studentesse occupano la facoltà di Lettere per un’assemblea nazionale dell’“Intifada studentesca”. Il quattro qualcuno devasta il Bilancione occupato di Fiumicino, presidio contro il progetto del Porto Crocieristico della Royal Caribbean. Un motociclista muore sulla Roma-L’Aquila. Il cinque in una sala prove di Talenti viene trovato morto il bassista di un gruppo rock californiano in tour in Italia. Chiudono le campagne elettorali Zingaretti (a piazza Re di Roma) e Marino (ad Albano, sic). Tra il sei e il sette bruciano venti macchine a Tor Bella Monaca: potrebbe essere l’inizio di una guerra tra bande. Il sette escono le graduatorie per le case popolari: diciottomila cinquecento richieste, un terzo dei primi in graduatoria aspettava da più di dieci anni. Presidio a Regina Coeli, il carcere con più suicidi d’Italia; manifestazione per la Palestina davanti all’ambasciata americana su via Veneto e azioni in varie scuole di Roma: alcuni recapitano angurie alla sede del ministero. Un femminicidio a Nettuno: un uomo uccide la compagna di 66 anni, poi si suicida.
Sabato otto il papa tiene un discorso ai giardini vaticani chiedendo “pace in Terra Santa”. Ma santa per chi? Intanto un uomo viene accoltellato davanti all’Hotel Cinecittà, occupato da quasi duecento persone, per lo più sudamericani. Domenica nove muoiono quattro persone in incidenti: uno studente Erasmus spagnolo di vent’anni investito a Capannelle, un’ottantenne di Paliano in un incidente con una Jeep, un motociclista che si scontra con un cinghiale sulla Cassia, un altro motociclista nel circuito di Vallelunga. Elezioni europee: in alcune sezioni a Tor Bella Monaca vota meno del dieci per cento; per un bug informatico Roma è l’ultimo comune d’Europa a consegnare i risultati. Iniziano i roghi estivi: un incendio a Nuovo Salario, alimentato dal vento, poi spento dalla pioggia. Il dieci il papa visita il Campidoglio per la prima volta dal 2019, a sei mesi dall’inizio del Giubileo. Un’anziana viene uccisa da un’auto ad Ardea: è la sessantaseiesima vittima delle automobili a Roma nel 2024.
L’undici blitz di cinquanta poliziotti e carabinieri all’Hotel Cinecittà per identificare gli abitanti, minacciando lo sgombero. Altri due grandi roghi estivi, uno sul litorale, l’altro a Castel Romano, nel campo di segregazione etnica per rom di Tor de’ Cenci. Un’altra ottantenne uccisa da un’auto a Bravetta, stava con la nipote di otto anni che rimane ferita e traumatizzata. Il dodici l’Atac decora un treno della Metro A con i colori dell’arcobaleno: è “il treno dell’inclusività”. La notte in un incidente sul Raccordo muore il guidatore di un’autocisterna. Il tredici poliziotti, carabinieri e finanzieri irrompono nel palazzo occupato dell’ex Penicillina a Ponte Mammolo, abbandonato dal 2006, ma trovano solo tre persone. In Parlamento un gruppo di leghisti picchia un deputato Cinque Stelle, portato in barella al Santo Spirito. La notte a San Lorenzo un gruppo di fascisti assalta il pub Sally Brown con un’accetta, un martello e adesivi dei neonazi europei “Defend Europe”; i lavoratori riescono a barricarsi dentro. Il quattordici muore un altro motociclista sulla Colombo, il giorno prima ne era morto un altro a Labaro. Un altro incendio a Capannelle, il fumo avvolge le macchine sull’Appia.
Sabato quindici almeno cinquantamila persone sfilano al Gay Pride, le organizzazioni ebraiche non partecipano “per timore di attacchi antisemiti”. Domenica sedici presidio al Cpr di Ponte Galeria, poi manifestazione anti-repressione a Torpignattara. Inizia il caldo estivo: ma ci sono sempre meno fontanelle, in alcune zone manca l’acqua domestica per diverse ore. Il diciassette mattina a Porta Metronia viene trovato morto in casa, forse suicida, il presidente di Fincantieri, generale Claudio Graziano Mattarella, ex capo di stato maggiore dell’esercito, ex presidente del comitato militare dell’Ue. La sera in un ristorante dell’Aventino il regista Paolo Virzì lanciava piatti e bicchieri contro il marito della ex, ferendo anche la figlia; intanto a Tor Bella Monaca una ragazza di ventidue anni che lavorava in tabaccheria viene investita da un’auto e muore sul colpo. La notte nel Cpr di Ponte Galeria la polizia pesta diversi migranti rinchiusi senza aver commesso delitti, come rappresaglia per aver protestato. Il diciotto arriva a Roma l’anticiclone Minosse: le temperature salgono sotto la cappa bianca delle nubi; altri due grandi roghi, uno nell’area industriale di Rocca Cencia, un altro a Ponte di Nona, tra le case. Altri tre sgomberi a Cinecittà, due dei quali nelle case Enasarco vendute al fondo Scoiattolo, proprio davanti all’Hotel Cinecittà occupato. A Colle Oppio due fascisti di Casa Pound aggrediscono due studenti antifascisti. Il diciannove all’ospedale San Camillo muore Satnam Singh, bracciante indiano di Latina a cui un macchinario agricolo ha amputato un braccio, e che il padrone ha abbandonato a sanguinare da solo su una cassetta di frutta. Il venti la temperatura percepita supera i quaranta gradi; livelli allarmanti di ozono e polveri sottili in tutta la città, e non è solo la sabbia del Sahara. Brucia un campo di sterpi a Vigne Nuove; scoppia un altro grosso incendio alla Magliana, vicino a una baraccopoli; e la sera brucia un immondezzaio ad Ardea. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso contro l’inceneritore di Rocca Cencia, approvato in deroga per l’urgenza del Giubileo.
Il ventuno inizia l’estate; in serata si dirada la cappa di nubi e svela la luna piena. A Delhi si riunisce il comitato Unesco per includere l’Appia Antica nella lista del patrimonio dell’umanità. Nuovo incendio sull’Ardeatina: bruciano rifiuti, un autolavaggio, un vivaio. Manifestazione a Colle Monfortani per fermare il progetto di un nuovo inceneritore privato sulla Prenestina, in un’area abitata e vicino a una scuola. Il Tar blocca ancora il cantiere dello Stadio a Pietralata, accogliendo il ricorso di un autodemolitore che non vuole consegnare al Comune il suo terreno prima del termine della concessione. Sabato ventidue manifestazione a Latina in protesta per la morte del bracciante Satman Singh. Al Torrino (Eur) la polizia sgombera una donna con la figlia da un appartamento Enpaia; la madre ci abitava da ventisette anni. Grosso incendio a Torvergata, accanto alla Vela di Calatrava lasciata incompiuta. Manifestazione contro il genocidio in Palestina da Porta Maggiore a San Lorenzo, e dei “pro-vita” cattolici a piazza Repubblica. Nelle ultime quarantotto ore Israele ha ucciso altre duecento persone, eppure per i cattolici le “vite” da tutelare sono embrioni fecondati negli uteri delle donne, non bambini e adulti rinchiusi a Gaza sotto le bombe. La sera gli sfrattati del Borghetto Gualtieri, accampati da fine maggio davanti al Dipartimento politiche abitative, occupano la scuola Sibilla Aleramo sulla Tiburtina.
Il ventitré presidio al Cpr di Ponte Galeria, in solidarietà con i detenuti picchiati il lunedì prima. Il ventiquattro a Ostia la Guardia di Finanza sequestra il ristorante Shilling (chiamato “chiosco”) in concessione all’imprenditore Balini, il patron del Porto Turistico, già arrestato per aver corrotto i funzionari del municipio. Alla Camera si presenta l’appello per abolire l’art. 5 del decreto Renzi-Lupi, che nega la residenza a centinaia di migliaia di persone in tutta Italia. Corteo per la Palestina da San Lorenzo alla Sapienza. Il venticinque nuovo rogo a Torvergata, tra viale Cambridge e via Sorbona, nomi pomposi per delle strisce di asfalto tra gli sterpi. Evacuata la facoltà di Lettere, su via Columbia. Il ventisei a Ostia raid dei vigili contro i temuti “abusivi” del lungomare: gli agenti sequestrano migliaia di occhiali da sole, teli da mare, gonfiabili e braccialetti, restaurando la legalità che d’altronde contraddistingue la cittadina sul litorale. Al lago dell’Ex Snia Viscosa tornano le ruspe: il costruttore Pulcini ha avuto il permesso di costruirvi duecentottantamila metri cubi di cemento, proprio accanto al “monumento naturale”. Seconda manifestazione a Latina in protesta per la morte del bracciante Satnam Singh.
Il ventisette rivolta nel carcere di Regina Coeli: i detenuti sono stanchi di “spedizioni punitive”, percosse, isolamento, ritardi nei colloqui e nelle cure mediche, aggravati dal caldo. Le guardie fuggono, ma dopo mezz’ora tornano in tenuta antisommossa. Decine di detenuti vengono caricati in catene sui pullman per essere trasferiti in Sicilia e in Sardegna. La sera dalla settima sezione parte una battitura (sulle sbarre delle celle) che si estende a tutto il carcere. Il ventotto il sindaco accompagna un commissario europeo per un sopralluogo al Porto Fluviale, ex occupazione abitativa svuotata: si faranno case popolari per le cinquanta famiglie che lo occupavano, nonché spazi per il quartiere, giardino fotovoltaico e mercato a km zero. Il ventinove il ministro Piantedosi (ex prefetto di Roma) annuncia duecentoventi nuovi agenti di polizia nelle strade della capitale, per garantire “sempre maggiori condizioni di sicurezza”. Intanto in una residenza vaticana sull’Aurelia uno studente americano di ventun anni viene trovato morto, forse impiccato; e lo youtuber Cicalone viene aggredito in metro da un gruppo di borseggiatori. Infine, il trenta scade il contratto del residence per l’emergenza abitativa Romanina 2. Tredici famiglie avranno la casa popolare, tutte le altre rimarranno nella precarietà. La sera nella “multietnica” Torpignattara un gruppo di italiani aggredisce i genitori dei bambini asiatici che giocavano nel parco, un uomo bengalese viene ferito alla gola. La temperatura percepita arriva a quaranta gradi. (stefano portelli)