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1 Agosto 2024

Rewind luglio # Roma insicura: si muore di caldo, di lavoro, in strada, in carcere

Stefano Portelli
(disegno di peppe cerillo)

Il primo luglio un grande presidio a Torpignattara esprime l’indignazione collettiva contro l’aggressione razzista del giorno prima, quando un gruppo di italiani ha picchiato e ferito gravemente un paio di genitori indiani e bengalesi che sorvegliavano i figli nel micro-parco giochi di largo Sangalli. Un corteo lascia la piazza e attraversa Torpignattara, contestando la presenza del Partito Democratico, responsabile di gran parte dei tagli alla spesa pubblica che hanno provocato ingiustizie e segregazione nel quartiere. Il due scoppia un altro incendio a Tor Vergata, accanto all’Università. Il tre un dipendente Atac muore sul lavoro nel deposito di Tor Vergata, cadendo in una fossa profonda due metri: è il quarantesimo morto sul lavoro del 2024 nel Lazio. La Corte Europea dei Diritti Umani chiede la scarcerazione di una donna con problemi mentali rinchiusa da nove mesi nel CPR di Ponte Galeria, dove una recente ispezione parlamentare ha rivelato che in celle di ventiquattro mq dormono fino a otto persone, mentre gli atti quotidiani di autolesionismo sono “definiti come non credibili dal personale sanitario dell’ente gestore”. La società svizzera che lo gestisce, già segnalata da Amnesty International, è finanziata da una sussidiaria di Barclay’s e legata addirittura alle guardie svizzere del Vaticano. Il quattro una donna di cinquantun anni a Casetta Mattei viene uccisa con due colpi di fucile dall’ex compagno, che aveva già una denuncia per stalking e maltrattamenti; l’assassino è scappato in macchina, poi si è consegnato alla polizia. La stessa mattina un gruppo di attiviste avevano manifestato davanti alla Rai contro il modo imbarazzante in cui i giornalisti trattano i femminicidi: “i giornali accompagnano le tragedie con frasi imbarazzanti, razziste, misogine e che tendono quasi a giustificare o addirittura a far passare come vittima il carnefice”. Tutte le attiviste sono state portate al commissariato di Prati, probabilmente denunciate. Scoppia un altro grande rogo del mese, a Casal Bruciato; e un motociclista di ventiquattro anni muore in un incidente sul Raccordo. Il cinque la Corte d’Assise di Roma condanna a sei anni di carcere l’imprenditore Manlio Cerroni per aver “cagionato un disastro ambientale” con la discarica di Malagrotta, il più grande immondezzaio d’Europa, così mal gestito che i gas che emette formano una cappa in cui a volte non entra neanche la pioggia. Cerroni dovrà ripristinare l’equilibrio ambientale della zona. Sotto il Campidoglio protestano trecento lavoratori delle cooperative sociali a cui sono stati esternalizzati servizi municipali. Sabato sei nella pineta di Castel Fusano ritrovano il cadavere di una lavoratrice sessuale transgender, di origine peruviana, in Italia da più di dieci anni. L’Ansa titola, provocatoriamente: “uomo trovato morto”. Manifestazione per i detenuti palestinesi da piazza Repubblica a piazza Esquilino, e manifestazione contro l’inceneritore di Santa Palomba da piazza Esquilino al Campidoglio. Si dimette la Giunta comunale di Aprilia, dopo un’inchiesta antimafia che porta all’arresto di 25 persone, tra cui il sindaco.

Domenica sette a Focene muoiono due sub in poche ore. A Pietralata un agente della polizia penitenziaria si spara chiuso nella sua auto: è il sesto suicidio tra le guardie penitenziarie quest’anno; nel frattempo in carcere si sono uccisi oltre cinquanta detenuti. La sera a Ponza un romano stupra una sedicenne, figlia di una lavoratrice del turismo romena; poi se ne va in discoteca. Lei viene portata in elicottero in una struttura protetta, a lui invece danno un foglio di via e il giorno dopo torna a Roma, libero. Fiamme nel carcere minorile di Casal del Marmo: due detenuti danno fuoco a un materasso e la polizia penitenziaria fa sgomberare una sezione. L’otto si celebrano i processi per Stella e Mohamed, i due studenti fermati e denunciati durante le manifestazioni per la Palestina: Mohamed assolto, Stella rinviata al 30 settembre. La sera c’è un altro incidente mortale ad Aprilia, una donna di origine indiana viene trovata morta sul ciglio della strada, investita da una macchina rubata. Il nove salgono ancora le temperature, scoppiano roghi un po’ in tutta l’area metropolitana, tra cui le sterpaglie della baraccopoli sgomberata su Lungotevere San Paolo. Muore un motociclista di settant’anni in un incidente a via Baldo degli Ubaldi; intanto, davanti a Ostia passa lo yacht di Michael Jordan. Il dieci scoppia una rivolta nel carcere di Mammagialla a Viterbo, dopo la morte di un detenuto; almeno sessanta prigionieri devastano un intero reparto, si asserragliano dentro e si difendono dagli attacchi della polizia penitenziaria. È il cinquantesimo morto in carcere del 2024. Un operaio muore in una cava di basalto di Anguillara. Dalla Germania arriva a Roma la sorella della donna trans trovata morta nella pineta di Castelfusano, per cercare di capire cosa le sia successo. Presidio ecologista sotto la Regione Lazio, contro la cementificazione del parco di via Teulada a Prati. L’undici a piazza Cavour sit-in davanti alla Corte di Cassazione, in solidarietà con i tre detenuti palestinesi Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh, arrestati per aver sostenuto la resistenza palestinese, anche se la resistenza armata all’occupazione coloniale è tutelata dai trattati internazionali. Grosso incendio a Colle del Sole, brucia una discarica. Il dodici un picchetto antisfratto a Torrenova permette ancora di rinviare lo sfratto della famiglia di Omar, che ha già vissuto un’odissea per la casa e a cui è stata promessa una casa popolare. Ancora incendi a Roma est: Borghesiana, Tor Tre Teste. A Torbellamonaca la polizia trova un uomo di 68 anni morto in un prato, sicuramente per un arresto cardiaco dovuto al caldo. Davanti al Porto turistico di Roma a Ostia passa il mega-yacht di Valentino, lungo 46 metri; fa benzina e riparte per Capri. Se si requisisse ci si potrebbero fare case popolari permanenti per cento persone, forse anche centocinquanta. Il tredici passa il mega-yacht di Zuckerberg, fondatore di Facebook, che vale trecento milioni di euro; se requisito, permetterebbe di fare case per tutti i richiedenti alloggio delle liste del Comune di Roma. Incendi a Villa Borghese e nel campo di segregazione etnica di Castel Romano, sulla Pontina. Su viale Marconi un ex infermiere settantenne viene investito da un’auto mentre aspettava l’autobus, e vicino l’Olgiata muore in incidente un motociclista di cinquant’anni. Domenica quattordici sera ci sono altri tre morti vicino Cori, tra cui un sedicenne e un quattordicenne, nello scontro tra una moto e un motorino; poco dopo, un’auto uccide un’anziana su via Appiano. Al San Camillo muore un’altra donna di cinquant’anni, ricoverata da un mese dopo un grave incidente in moto ai Colli Portuensi. Con quasi duecento morti nel 2023, quasi settanta nel 2024, Roma è la capitale d’Europa dei morti in strada.

Il quindici luglio l’assessore al patrimonio Zevi visita le oltre ottanta famiglie senza casa che dal ventidue giugno sono accampate sotto la scuola Sibilla Aleramo, dopo aver passato quasi un mese accampate a Garbatella davanti al Dipartimento politiche abitative. Intanto, la Commissione urbanistica regionale illustra pubblicamente la nuova legge sulle compensazioni, che renderà molto più semplice l’aumento del consumo di suolo: la presidentessa della commissione di cognome fa Corrotti. I lavoratori e le lavoratrici delle cooperative sociali protestano ancora, stavolta sotto la sede della Regione Lazio. Il sedici un altro grande incendio si alza a Boccea, vicino all’Istituto penale minorile di Casal del Marmo. La Garante dei detenuti di Roma Capitale, in carica da marzo, ha presentato la sua prima relazione, condannando il sovraffollamento delle carceri romane, che sistematicamente conduce al suicidio di detenuti: a Regina Coeli si sono uccise sette persone in un anno e mezzo, quasi una ogni due mesi. Il diciassette a Ostia un gruppo di attivisti occupa il Twiga Beach, stendendo teli e aprendo ombrelloni in mezzo allo stabilimento, la cui concessione è scaduta: è la “presa della battigia”! Incidente mortale sulla Tiburtina, all’altezza dell’agenzia aerospaziale Alenia: muore un uomo di 54 anni che guidava uno scooter. Ancora roghi, il più grande in una fabbrica di vernici a Casal Lumbroso, vicino a Hydromania; ma anche a Colli Monfortani e a Ostia Antica. Il diciotto presidio davanti al Ministero degli Esteri alla Farnesina: alcuni attivisti espongono le foto di bambini uccisi da Israele a Gaza, con la complicità e il sostegno morale e materiale del governo italiano. Sette arresti per spaccio organizzato a Nuova Ostia; e ancora roghi, il più grande su via Siculiana, nella zona di Due Leoni (vicino Torbellamonaca). Il venti a Casal Bruciato manca l’acqua a duecento famiglie. A piazza Malatesta manifestazione di bangladesi contro il massacro di studenti in Bangladesh. Il ventuno – il giorno più caldo della storia del pianeta – tre ragazzi tunisini scavalcano il muro e evadono dal carcere minorile di Casal del Marmo, ma vengono riarrestati nel giro dei giorni successivi, due sul treno, uno nel parco di Colle Oppio. Nel carcere ci sono 55 detenuti, dieci più dei posti previsti. Il ventidue (il giorno del crollo a Scampia) la luna è piena; la mattina è nuvolo e cade qualche goccia di pioggia, ma subito ricomincia il caldo. A Ostia, nelle aule dell’Università Roma Tre di Castelfusano, i rappresentanti del Campidoglio presentano il progetto di un nuovo quartiere di sei palazzine di cinque e sei piani al Borgo dei Pescatori, dove ora ci sono dune e macchia mediterranea. Il ventiquattro in Campidoglio invece i delegati dell’A.S. Roma presentano il progetto per lo stadio di Pietralata. Il sindaco loda l’iniziativa privata che produce benessere per la città eccetera eccetera.

Il venticinque mattina, in occasione della visita del presidente dello stato di Israele, impegnato nel genocidio della popolazione palestinese, il governo italiano issa la bandiera israeliana sulla facciata del Parlamento. Un gruppo di manifestanti sventola bandiere palestinesi e grida “Free Palestine” davanti ai celerini; ma piazza e palazzo sono blindati. A mezzogiorno scoppia una rivolta nel CPR di Ponte Galeria, dopo innumerevoli violenze delle guardie carcerarie: i reclusi dell’area 4 bruciano materassi, sfondano una porta e accedono al corridoio che collega le varie sezioni; tre di loro salgono sul tetto. Alcuni detenuti vengono portati in ospedale. Il ventisei Ferrovie dello Stato Real Estate ordina due grandi sgomberi in palazzine abbandonate di sua proprietà: vengono cacciate in strada le famiglie di via Silvio Latino, comprese quelle per cui l’Alto Commissariato ONU aveva chiesto al Comune di fornire appartamenti adeguati, e altre venticinque famiglie, per lo più di origine africana, sgomberate vicino a stazione Tuscolana. Il Prefetto esulta, poiché non toccherà a lui accamparsi sull’asfalto con gli sgomberati, con quaranta gradi di temperatura. Scoppia un incendio nell’ex casa del fascio occupata (Ex GIL) a Portuense, tre persone vengono salvate dai vigili del fuoco, una donna anziana ricoverata in ospedale per l’intossicazione da fumo. A Ostia un consigliere della Lega accusa il presidente di occuparsi di antifascismo invece che di “insicurezza e degrado”, cioè di eliminare i centri di accoglienza per rifugiati. Sabato ventisette l’UNESCO proclama la via Appia patrimonio mondiale dell’umanità, è la conclusione di un percorso decennale di protezione, iniziato dal grande urbanista Antonio Cederna. Il ventotto scoppia una protesta nel carcere di Velletri, dove seicento persone sono rinchiuse in una struttura che può contenerne massimo quattrocento: alcuni detenuti si rifiutano di rientrare in cella, e bruciano dei materassi. Incendi anche fuori, uno molto grande tra La Storta e il lago di Martignano, un altro a Centocelle, un altro a Ponte Mammolo, dove bruciano anche delle baracche abitate, e vengono evacuate 120 persone. I pompieri sono a corto di personale, soprattutto autisti per le autobotti, e manca anche l’acqua per spegnere i fuochi. Il ventinove alcuni degli sgomberati delle Ferrovie tentano di riaprire il Circolo degli Artisti, un locale storico di Roma, attivo sin dal 1989, chiuso a forza nel 2015 ed abbandonato sin da allora, ma la polizia lo impedisce, per tenere il locale vuoto altri anni. Ancora fuoco e fiamme, alla Pisana, alla Magliana, a Montesacro, i pompieri intervengono decine di volte, mentre il Sindaco convoca un summit sugli incendi. A Ponte Mammolo l’aria è ancora piena di fumo, i residenti che possono lasciano la zona. Il trenta un nuovo suicidio nel carcere di Rieti, si uccide un ragazzo di 25 anni rinchiuso in isolamento dopo aver protestato con gli altri detenuti: in quattrocento avevano autogestito il carcere per due giorni e due notti. Un ottantacinquenne investito da un’auto a Ostia. Il Tribunale civile accoglie il ricorso dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI) contro Chef Rubio, che a maggio era stato picchiato a sangue da un gruppo di sionisti: dovrà cancellare i post in cui denuncia l’aggressione, perché considerati “incitamento all’odio antisemita”. Le vittime diventano aggressori, gli aggressori diventano vittime. Il trentuno papa Bergoglio visita Ostia e benedice il lunapark “delle babygang”. Intanto scoppia un incendio intorno alla città giudiziaria, proprio dove un tribunale cercava di stabilire le cause dell’incendio che ancora intossica il IV municipio. Evacuate palazzine e anche una caserma dei Carabinieri. Arriva a Roma l’anticiclone Caronte, che alzerà ancora le temperature per tutto il fine settimana. (a cura di stefano portelli)
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