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rewind roma
2 Giugno 2025

Rewind Roma, maggio 2025 # Giubilei chiacchierati, proteste contro il riarmo e per la Palestina libera

Stefano Portelli
(disegno di peppe cerillo)

Il mese si apre e si chiude con grandi manifestazioni di piazza, da quelle del 1 maggio in preparazione del referendum sul lavoro e la cittadinanza, a quelle del 31 contro il Decreto Sicurezza, e continue proteste contro il genocidio a Gaza. Il Giubileo va avanti come se niente fosse, morto un Papa se ne fa un altro, mentre la strada per l’estate è interrotta da frequenti temporali, freddo e vento. Il 3 sera un uomo, forse un borseggiatore in fuga, viene ucciso da un treno della Metro A; il 4 c’è un incendio nella rimessa Atac di via Candoni: un autobus in dismissione finisce in fiamme. La notte un turista statunitense che cercava di entrare nel Colosseo rimane infilzato in una recinzione, lo portano in pronto soccorso. Intanto in Vaticano si celebra il “Giubileo degli imprenditori” subito dopo quello dei lavoratori – forse per ribadire che l’imprenditoria non è un lavoro. Il 5 a Ostia una ruspa per il ripascimento della spiaggia si mette a lavorare a pieno regime in mezzo alle sdraio e gli ombrelloni. Protesta degli avvocati penalisti contro il Decreto Sicurezza a piazza Cavour.

Il 6 ci sono due incidenti mortali causati da automobili, uno a San Basilio e uno al Foro Italico, viene ferita gravemente anche una bimba di due anni. Il 7 inizia il conclave nella Cappella Sistina, e l’8 si elegge il nuovo Papa. Venerdì 9 manifestazione “antidegrado” a Cinecittà-Don Bosco, con il prete antispaccio don Coluccia e i comitati di quartiere di destra – tutte organizzazioni che non si sono mai interessate alla svendita degli appartamenti degli enti previdenziali né alla gentrificazione forzata del quartiere, ma ora se la prendono con i più poveri. Il 10 una manifestazione a Garbatella esprime solidarietà contro la vandalizzazione di una statua autogestita per la Palestina a largo Sette Chiese. L’11 la S.S.Lazio (i cui ultras sono noti in Europa, tra le altre cose, per il loro antisemitismo) firma un accordo di collaborazione con il Maccabi Israel, la squadra sionista i cui tifosi avevano già dato prova di aggressività l’anno scorso a Amsterdam.

Lunedì 12 il comune di Roma tenta di recintare il parco di Pietralata per iniziare i lavori del nuovo stadio, ma trova la resistenza di un centinaio di abitanti che si sdraiano davanti ai camion per impedire l’ingresso. La celere trascina via, malmena, spinge, ma alla fine è costretta a ritirarsi. Il giorno dopo il Comune convoca il comitato a un tavolo di discussione, e mentre gli attivisti sono riuniti, a Pietralata arrivano i camion a recintare il parco. Continuano gli abbattimenti di alberi, tra le proteste degli abitanti e degli ambientalisti: cinque grossi pioppi sono demoliti su viale Quattro Venti, il giorno dopo altrettanti a Montesacro. Il 14 c’è una conferenza stampa contro le grandi opere all’assessorato all’ambiente, in via di Porta Metronia. Intanto, alcuni consiglieri chiedono formalmente al sindaco di restituire al Comune le centinaia di migliaia di euro spesi per finanziare la piazza per il riarmo europeo del 15 marzo. In Vaticano si celebra il “Giubileo delle Chiese Orientali”, proprio a ridosso dell’anniversario della Nakba palestinese. Nel pomeriggio, manifestazione per la Palestina a Torpignattara; durante la notte, ignoti vandalizzano il centro sociale La Strada, a Garbatella. Il 15 maggio, anniversario della Nakba, l’AMA fa una piccola pulizia etnica a piazza Vittorio, buttando tutti i materassi, le coperte e le valigie dei senzatetto che ci vivono. Interventi in diretta connessione con la promozione di uno sguardo disumanizzante rivolto a chi vive in strada.

Sempre il 15, in una villetta di Fregene, i carabinieri trovano il corpo di una donna di cinquantotto anni uccisa con quindici coltellate. Il giorno dopo a Civitavecchia un uomo uccide a coltellate la compagna di quarantacinque anni, lasciando il corpo nell’androne del palazzo. Il 16 inizia il convegno dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università nell’occupazione abitativa Spin Time su viale Manzoni. Il 17 presidio in Campidoglio contro le grandi opere e le devastazioni ambientali; nel pomeriggio manifestazione per la Palestina, e festa di Ciro Principessa alla Certosa, in memoria del giovane comunista ucciso dai fascisti mezzo secolo fa. Diluvio improvviso sulla città. Il 19 mattina arrivano le ruspe nel parco di Pietralata, e cominciano a tagliare alberi. Un presidio di abitanti si scontra con le guardie. Il 20 in un incidente mortale sulla Cassia Bis muore un cinquantacinquenne sullo scooter.

Il 22 c’è un presidio davanti al carcere di Regina Coeli per Tarek, detenuto nel penitenziario romano e arrestato durante la manifestazione del 5 ottobre per la Palestina. Il 26 durante il presidio a piazza Barberini, in occasione della votazione sul Decreto Sicurezza in Parlamento, un gruppo di duecento manifestanti tenta di sfondare il cordone di polizia che impedisce l’accesso alla piazza di Montecitorio: la polizia manganella e provoca diversi feriti, tra cui anche il presidente del Terzo municipio. Il 29 c’è una “passeggiata rumorosa” a San Giovanni, contro il femminicidio di Afragola, in cui un diciottenne ha ucciso una ragazza di quattordici anni a pietrate in testa: il Vaticano intanto inaugura il “Giubileo delle famiglie“. Il mese si chiude con la manifestazione contro il Decreto Sicurezza del 31 maggio, a Roma arrivano cento pullman da tutta Italia. Decine di migliaia di persone, forse più di centomila, sfilano per il centro, intorno al Colosseo, con cinque tir che accompagnano il corteo, che termina con un accampamento per la Palestina a Caracalla. Una trentina di tende rimangono tutta la notte in attesa del passaggio del Giro d’Italia la mattina del 1 giugno. (stefano portelli)

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