UN SANTO AL GIORNO # 5 giugno: San Bonifacio
Senza l’opera di San Bonifacio non sarebbe stata possibile l’organizzazione politica e sociale europea di Carlo Magno. Bonifacio o Winfrid, membro di una nobile famiglia inglese del Devonshire, professò la regola monastica nelle abbazie di Exeter e di Nurslig, prima di dare inizio all’evangelizzazione delle popolazioni germaniche oltre il Reno.
Il suo primo tentativo di raggiungere la Frisia andò a vuoto per l’ostilità tra il duca tedesco Radbod e di Carlo Martello. Compì allora il pellegrinaggio a Roma per pregare sulle tombe dei martiri e avere la benedizione del papa. Gregorio II ne assecondò lo slancio missionario e Winfrid ripartì per la Germania. Durante il viaggio, in un bosco di Hessen, fece abbattere una gigantesca quercia alla quale le popolazioni pagane attribuivano magici poteri perché ritenuta sede di un dio. Quel gesto fu ritenuto una sfida alla divinità e i pagani accorsero per assistere alla vendetta del dio offeso. Bonifacio ne approfittò per recare loro il messaggio evangelico. Ai piedi della quercia abbattuta eresse la prima chiesa dedicata a San Pietro.
Il 5 giugno 754 aveva dato l’appuntamento presso Dokkum a un gruppo di catecumeni. Era il giorno di Pentecoste; all’inizio della celebrazione della messa i missionari vennero assaliti da un gruppo di frisoni armati di spade. «Non temete – disse Bonifacio ai compagni – tutte le armi di questo mondo non possono uccidere la nostra anima». Quando la spada di un infedele si abbatté sul suo capo, cercò di ripararsi coprendosi con l’Evangeliario. Ma il fendente sfregiò il libro e gli mozzò il capo.