UN SANTO AL GIORNO # 6 marzo: Santa Rosa da Viterbo
Nata da virtuosi genitori nel 1234, la giovane Rosa crebbe anch’essa nella virtù. Aborriva ogni vanità nell’abbigliamento, fuggiva le compagnie frivole e si dedicava a Dio e alla Vergine. Da giovane cadde gravemente inferma ma fu visitata dalla Madonna che, ridonatale la sanità, le ingiunse di vestire l’abito del terz’ordine di San Francesco, e di percorrere la città incitando a penitenza. Così fece Rosa: i più la credettero pazza, ma tanti altri, ascoltatala disputare con gli eretici, la reputarono ispirata da Dio. Per il troppo clamore Rosa fu costretta a uscire dalla città e rifugiarsi coi genitori sul monte Soriano.
Più tardi la ragazza potè rientrare nella città natale per continuare la sua opera. Sfidata dagli eretici, davanti a tutto il popolo, passò tra le fiamme e ne usci illesa. Volle ritirarsi a quel punto nel chiostro, ma per la sua estrema povertà non fu accettata. Allora si ritirò in una stanzetta della sua casa vivendo nella contemplazione e nel lavoro. Lì morì, all’età di trentasette anni.
Tre anni dopo la morte, il suo corpo fu trovato incorrotto e fresco. Fu trasferito nel monastero di Santa Maria della Rosa, là dove un giorno ella aveva detto: «Non mi volete vivente, mi riceverete dopo morte». Le sue sacre spoglie sono conservate a Viterbo nella chiesa a lei dedicata: il popolo le tributa un culto grandissimo, mentre la città è posta sotto la sua protezione. A oggi la venerata Rosa non è stata ancora canonizzata, sebbene venga comunemente denominata Santa, ma non è stato ancora riconosciuta tale dalla Chiesa. (torna ai santi)