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23 Gennaio 2024 – 24 Gennaio 2024
Due giorni di critica alla tecnologia e sul fare radio
Venerdì 26 e sabato 27 gennaio si terrà tra il Terzo Piano Autogestito e Santa Fede Liberata il WARM HACK Napoli, una due giorni di approccio critico alla tecnologia con laboratori, talk, dirette radio e concerti.
Il Warm Hack Napoli nasce da esperienze pregresse e radicate a Napoli da almeno dieci anni, come il Nack, che si teneva tra l’hacklab della Mensa Occupata e il Laborotrio Materiali Sonori del TPA, e il progetto/laboratorio in AM e digitale di Radio Neanderthal. Questi eventi sono il frutto di uno scambio costante con varie realtà connesse alla galassia dell’Hack Meeting e di varie radio indipendenti, sparpagliate su tutto il territorio nazionale.
L’approccio critico è la base di osservazione e d’indagine sugli strumenti tecnologici che tutti, o quasi, utilizziamo, dagli elettrodomestici automatizzati ai pc agli smartphone, alle varie app, ai social network. Ormai, come fossimo immersi in un videogioco, gran parte delle nostre attività risultano essere misurate, come a quantificare i like. le condivisioni, le reazioni che generano: questi numeri sembrano essere la chiave per ottenere premi e gratificazioni.
Le piattaforme digitali nascondono, dietro al loro funzionamento, alla loro apparenza, dietro all’interfaccia, tutta una serie di codici e infrastrutture dai quali l’utente è sostanzialmente estromesso, perché non può averne il controllo. Così come risulta difficile avere il controllo sul demone della piattaforma stessa, il demone inteso come quella voce interna che indica, sussurra, cosa dobbiamo fare, in che modo interagire, verso quale obiettivo dirigerci. Cercare di individuare questi demoni per trovare gli elementi strutturanti e nascosti che condizionano l’utente, è uno degli obiettivi di questa manifestazione. Capire come mai molti utenti dei social sono sotto scacco dei loro dispositivi, che li gratificano con scariche di dopamina ogni qual volta eseguono le operazioni giuste per la piattaforma. Inconsapevolmente, ormai tutti, o quasi, subiamo queste dinamiche.
Nei vari talk e laboratori si cercherà di dare delle soluzione pratiche a tali problematiche, partendo da un approccio dal basso e non necessariamente mediato dall’esperto di turno. Un esempio a riguardo sarà l’incontro/assemblea aperta di sabato pomeriggio delle 15,30 a Santa Fede Liberata, in cui si tenterà di gettare le basi per una agenda cittadina condivisa al di fuori dei social e dell’industria culturale. Mentre la tendenza più diffusa sembra essere quella di una sorta di convivenza forzata con gli strumenti mainstream, come se tutti potessimo diventare influencer, tiktoker, youtuber, mentre le buzzword si susseguono e dopo le blockchain e le criptovalute, adesso è il turno delle IA come termine alla moda, il Warm Hack si pone piuttosto in direzione alternativa, cercando nuove strade, nuovi percorsi in cui incanalare le energie e la voglia di fare, al di fuori delle egemonie, piccole o grandi che siano.
Il primo giorno, venerdì 26 gennaio, presso il TPA, ci saranno talk su pedagogia hacker, piattaforme e nuove forme di sfruttamento, sull’autodifesa digitale, la presentazione del libro Cyberbluff edito da Eris, la proiezione del documentario Papa Srapa con uno dei due registi russi Ivanov&Kabardin. Il secondo giorno dedicato al fare radio in modo concreto, partirà dalla mattina con un laboratorio al TPA sulla costruzione di un micro-trasmettitore FM, seguirà nel pomeriggio presso Santa Fede Liberata l’assemblea per la definizione dell’agenda condivisa e di una piattaforma alternativa a quelle esistenti. Ancora a seguire, ci saranno le dirette con speaker di varie radio amiche (Radio Plaza, Radio Eustachio, Radio Blackout, Radio Voce dai Quartieri).
Nelle due serate non mancheranno concerti, sia il venerdì al TPA che il sabato a Santa Fede, esibizioni che avranno derive spazianti dalla techno 8bit al noise, dal cantautorato alla reinterpretazione della musica tradizionale.
Qui il programma intero:
www.terzopianoautogestito.noblogs.org
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