Da Repubblica Napoli del 23 marzo – Una domenica mattina dello scorso febbraio. Partita del campionato di calcio di terza categoria allo stadio comunale Hugo Pratt di Scampia. Sulle gradinate, più di duecento spettatori. […]

Il mercato del Napoli e i tifosi del bilancio
Un difensore centrale, un terzino sinistro e un mediano. Erano questi i tre obiettivi dichiarati dalla dirigenza del Napoli e dal tecnico Benitez per il mercato invernale. Proprio Benitez a metà gennaio si esponeva […]

Marsiglia toccata e fuga
Alla pagina sedici del Dizionario del luogo comune vi è un intero paragrafo che parla di come Barcellona, Palermo, Napoli, Genova, Marsiglia, e persino Buenos Aires, siano città in fondo uguali tra loro. Il visitatore occasionale proveniente da una di queste, e di passaggio in un’altra situata su uno dei punti di questo immaginario esagono, non riesce a resistere alla tentazione di fare

Sergio Ercolano, dieci anni dopo. Cosa resta degli ultras
Il 20 settembre 2003 il Napoli è in serie B. La stagione calcistica è iniziata nella confusione generale: il “caso Catania”, riammesso alla serie cadetta dopo un ricorso al TAR, ha da qualche mese gettato nello scompiglio la […]

Quartograd, il punto più bello
Difficilmente si poteva immaginare un modo più bello per vincere, anzi per pareggiare. O forse è stata solo una risposta al tiro mancino giocato dal calendario, che aveva messo di fronte all’ultima giornata del torneo […]

Plzen, il tifoso e la coppa Uefa: storia di un amore onanistico
Sono anni ormai che non faccio più l’abbonamento. Quando torno allo stadio gli amici con cui andavo fino a qualche tempo fa mi chiamano occasionale. Da quando il Napoli è tornato in Europa l’ho seguito un po’ ovunque: a […]

Mazzarri, un grande piccolo allenatore
Mazzarri non mi è mai piaciuto. Gli riconosco delle grandi capacità tecniche, non mi nascondo: è molto attento al lavoro tattico, e in particolar modo a quello difensivo; riesce a tirar fuori il meglio dalla maggior parte dei […]

Italia-Spagna e il cucchiaio di Panenka
In Spagna quando un calciatore tira un rigore come quello di Pirlo all’inglese Hart nei quarti di finale o come quello di Sergio Ramos al portoghese Rui Patricio nella semifinale dell’Europeo che si chiude oggi, la gente non dice “gli ha fatto il cucchiaio” ma “l’ha tirato alla Panenka”, evocando il modo in cui il cecoslovacco Antonin Panenka risolse a

La religione della bolletta
Al gioco non vinco perché non lo faccio per soldi. Non c’è cattiveria agonistica né spirito d’imprenditoria, nelle mie scommesse c’è solo la voglia di misurare le mie conoscenze calcistiche. Punto sugli sfavoriti perché è così […]

Noi, figli di un calcio minore
C’era una volta il Wimbledon Football Club, una delle tantissime squadre di Londra. I suoi giocatori vestivano la maglia gialloblu. Fu fondata nel 1889, e da allora militò quasi sempre in prima divisione, ottenendo un clamoroso […]