I ragazzi in disparte. A Napoli un convegno sull’isolamento sociale volontario
Si svolgerà giovedì 15 marzo (ore 14,30) presso l’Istituto professionale Cavalcanti (via Taverna del ferro, 4), il seminario Hikikomori. Il nuovo fenomeno del ritiro sociale giovanile. Pubblichiamo a seguire un testo inviatoci dall’associazione dei genitori Hikikomori Italia.
Hikikomori” è un termine giapponese che significa letteralmente “stare in disparte”. Viene usato per fare riferimento ad adolescenti e giovani adulti che si isolano dalla società, vivendo nella solitudine della propria camera da letto. Poiché si tratta di un fenomeno che riguarda persone ritirate o disinteressate a interagire con gli altri, esso tende a rimanere invisibile al mondo esterno e, nonostante la sua grande diffusione (in Italia si parla di centomila persone), è ancora praticamente sconosciuto. È quindi importante che se ne parli, in modo che chi ne è vittima sappia riconoscerlo e le istituzioni, soprattutto in ambito scolastico e sanitario, gli dedichino maggiore attenzione e si dotino degli strumenti necessari per fronteggiarlo. A tale scopo, centinaia di genitori di hikikomori italiani hanno deciso di dare vita all’associazione Hikikomori Italia con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, per ottenere il riconoscimento del disagio e la creazione di strumenti di supporto. I ricercatori parlano di ragazzi che si chiudono nella propria stanza, rifiutando di recarsi a scuola o di frequentare gli amici. Tra le cause sembrano esserci le difficoltà scolastiche e l’aver subito atti di prepotenza da coetanei. I genitori aspettano molto tempo prima di rivolgersi a uno specialista, ritenendo che sia meglio lasciare ai figli un’ampia autonomia, non trovando nel campo medico adeguato supporto.
Per gli hikikomori l’isolamento è una via che salva da possibili fallimenti e delusioni e al tempo stesso una silenziosa dichiarazione di resa al mondo. In generale, a differenza di altri disturbi psicopatologici che provocano comportamenti esteriori ben evidenti alle famiglie e agli operatori della salute, i giovani che si hanno deciso di ritirarsi dalla vita sociale e lavorativa sembrano essere invisibili e il loro disagio rischia di passare inosservato o trattato per altra patologia. Per questo in diverse città d’Italia tra Milano, Bologna, Torino e Napoli si sta cercando d’informare con convegni e seminari, psicologi, neuropsichiatri e docenti. Grazie alla pagina facebook “Hikikomori Italia genitori” in molti paesi italiani sono nati dei gruppi di genitori che si incontrano mensilmente per dare sostegno e confrontarsi sulle problematiche dei figli. Anche a Napoli c’è un gruppo “Genitori Campani” con incontri bimensili e con il supporto di una giovane psicologa. (genitori ass. hikikomori italia)