UN SANTO AL GIORNO # 10 settembre: San Nicola da Tolentino
I suoi genitori avevano fatto un pellegrinaggio da San Nicola di Bari per ottenere di avere un figliuolo. Nell’anno 1245, a Sant’Angelo, presso Fermo, nasceva così il piccolo Nicola, chiamato in questo modo in ossequio al Santo pugliese.
Un giorno Nicola udì un religioso che predicava sulla vanità del mondo e ripeteva quel passo del Vangelo: «Cosa giova all’uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde l’anima sua?». E quell’altro: «Chi vuol essere mio discepolo rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua». Nicola non ebbe bisogno di altro. Aveva diciotto anni. Fino ad allora, si era sempre stimato come l’ultimo dei fratelli, ricercando gli uffici più umili, contento quando poteva eseguire la volontà altrui e rinunziare alla sua.
All’altare, la sua faccia si infiammava d’amore e lacrime abbondanti sgorgavano dai suoi occhi. Le comunicazioni della sua anima con Dio all’altare e al confessionale gli facevano anticipare la beatitudine celeste. Più tardi si recò a Tolentino, dove passò i suoi ultimi anni. Lì predicava quasi tutti i giorni e nessuno poteva resistere alla forza e alla dolcezza dei suoi discorsi: talmente il suo cuore si infiammava durante queste prediche, che sovente fu visto piangere sul pulpito. (torna ai santi)