UN SANTO AL GIORNO # 11 agosto: Santa Chiara
Nacque Chiara nell’anno 1193 da nobili e ricchi genitori in Assisi. In quegli anni la fama del suo concittadino Francesco cominciava ad allargarsi, e Chiara si presentò a lui per comunicargli il desiderio di ritirarsi dal mondo. Francesco riconobbe la chiamata di Dio e la confermò nel proposito di consacrare a Gesù la sua verginità. Chiara fuggì così dalla casa paterna e si portò alla chiesa di San Damiano dove Francesco le tagliò i capelli e la rivestì del ruvido saio di penitenza di cui egli era già ricoperto. I parenti della ragazza tentarono in vari modi, anche colla violenza, di sottrarla al ritiro, ma Chiara superò alla fine ogni ostacolo.
A lei si unirono numerose vergini, e perfino sua sorella Agnese: tutte si esercitavano nell’orazione e nelle mortificazioni della vita comune. Chiara dormiva sulla nuda terra, qualche volta tormentandosi nelle brevi ore di riposo con sarmenti o con duro legno che usava per guanciale. Portava sempre ai fianchi un cilicio, digiunava tre volte alla settimana a pane e acqua.
Avendo una volta i saraceni tentato di invadere il suo monastero, Chiara, sebbene inferma, prese l’ostensorio e fattasi portare alla finestra tracciò sugli infedeli un segno di croce dicendo: «Non permettere, o Signore, che le anime in te fidenti cadano in mano di bestie». Una luce vivissima investì gli assalitori accecandoli, mentre una forza arcana rovesciava le scale e precipitava a terra i predoni.
Ricusò tutte le proposte fattele dal Papa Gregorio IX per una povertà più mitigata, ottenendo per sé e le sue suore quello che chiamò “il privilegio della povertà”. Negli ultimi anni della sua vita fu molestata da continue infermità e patimenti corporali, ma fra i suoi dolori si dimostrò sempre contenta e serena. Prima di morire fece testamento: non per lasciare beni temporali, ma alle figliuole del suo cuore la santa povertà come divisa, difesa e gloria. A sessant’anni di età, nell’anno 1253 rese la sua anima a Dio.