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UN SANTO AL GIORNO # 12 aprile: San Zeno di Verona

(disegno di elena campa)
(disegno di elena campa)

La chiesa di San Zenone o, come dicono i veronesi, di San Zeno Maggiore, è uno dei monumenti più antichi di Verona. Accade spesso che sul corpo di un martire o di un Santo nasca una grande chiesa. A Verona, su quello di San Zenone, è fiorita la più bella chiesa italiana dell’epoca romanica.

Zeno non nacque però in Italia, ma in Africa, intorno al IV secolo. Non si sa come e quando, dalle sabbie africane, sia giunto sui colli in riva all’Adige, spinto dalla vocazione. In quei tempi, l’imperatore Giuliano, detto l’Apostata, cercava di ristabilire il culto degli dei pagani, combattendo il cristianesimo. I primi barbari invasori dell’impero erano poi ariani, cioè cristiani eretici, fieramente avversi al cattolicesimo. Erano insomma tempi difficili per la Chiesa e i suoi fedeli. Ma Zenone proseguì ugualmente la sua predicazione convertendo pagani, ravvedendo gli eretici, “conducendo Verona al battesimo”.

Eloquente, erudito, paterno, San Zenone fu vescovo esemplare. Nelle opere d’arte, fin da quelle più antiche, è rappresentato con un pesce nella mano. Questo curioso simbolo ha un doppio significato. San Zenone aveva rinunziato a tutte le sue ricchezze, per distribuirle ai poveri. La sua povertà giungeva spesso fino all’indigenza. La leggenda narra di come il vescovo pescasse egli stesso nell’Adige il magro cibo per i suoi pasti. Per questo egli è considerato patrono dei pescatori d’acqua dolce. Ma il simbolo del pesce ricorda anche la frase che Gesù disse agli apostoli, prima d’inviarli a predicare il Vangelo: «Sarete pescatori d’uomini». Anche San Zenone, come loro, fu pescatore infaticabile, e le anime da lui avvicinate furono assai più dei pochi pesci destinati a sfamarlo.

Quando mori, verso il 380, era stato vescovo per diciotto anni. Il popolo, che volle dare l’estremo saluto alle sue spoglie, non poté essere contenuto nella chiesa che San Zenone stesso aveva costruito, fuori delle mura della città. Fu così che nacque l’idea della nuova grande costruzione: quella chiesa con la quale si volle onorare il Santo, e che misura la devozione dei veronesi per il loro patrono. (torna ai santi)

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