UN SANTO AL GIORNO # 13 settembre: San Giovanni Crisostomo
Giovanni soprannominato Crisostomo, o bocca d’oro, per la sua meravigliosa eloquenza, nacque in Antiochia. In giovanissima età fu privato del padre. Gli rimase la madre, che ad altro non pensò se non ad adempiere tutti gli obblighi di una madre cristiana verso i suoi figli. Il Crisostomo studiò retorica e filosofia sotto la scorta dei migliori maestri del tempo e fece progressi tali che lo stesso suo insegnante ne rimase meravigliato, e, interrogato una volta dai suoi amici su quale dei suoi discepoli avrebbe preferito gli succedesse nella cattedra, disse: «Io nominerei a mio successore Giovanni; se i Cristiani non ce l’avessero già involato».
Il vescovo di Antiochia, Melezio, conoscendo le qualità del Crisostomo, lo ordinò lettore. Flaviano, suo successore, lo innalzò al sacerdozio, con l’incarico di predicare la parola di Dio, ufficio che Giovanni compì con zelo e con grandissimo frutto. Dodici anni continuò, fino a quando venne a morire il vescovo di Costantinopoli, Nettario e Giovanni a voce di popolo fu eletto suo successore il 26 febbraio dell’anno 398. Lo zelo per riformare i costumi gli attirò molti nemici.
Avendo pubblicamente ripreso dal pulpito alcune colpe dell’imperatrice, questa se ne volle vendicare. Lo fece quindi arrestare, e radunò il consiglio per escogitare cosa fare al Crisostomo. Chi proponeva l’esilio, chi la morte, chi la prigione perpetua. Finalmente uno che conosceva l’animo del Santo disse: «Quanto avete proposto, altro non serve che a rallegrare il vescovo. Con una cosa sola voi potete fargli del male, cioè facendogli commettere anche un solo peccato; ma fare questo non è in vostro potere».
Si decise infine di esiliarlo in Bitinia. La notte appresso vi fu a Costantinopoli un terribile terremoto che tutti riguardarono come un effetto della collera divina. L’imperatrice medesima si spaventò e scongiurò l’imperatore a richiamare il santo vescovo. Giovanni tornò così in mezzo al suo popolo plaudente, ma per poco tempo, perché i suoi nemici non desistettero, e l’imperatore fu costretto a esiliarlo nuovamente. Giovanni, per l’avanzata età e per gli strapazzi del viaggio, a stento poté arrivare alla città destinata; il giorno dopo il Signore lo chiamò: era il 14 settembre del 407. (torna ai santi)