UN SANTO AL GIORNO # 14 ottobre: San Callisto
Il nome di questo Papa è celebre per il cimitero che da lui prende il nome. Sulla porta d’ingresso è scritto: “Chi entra in questo cimitero contrito e confessato, otterrà la remissione dei peccati per i meriti di centosettantamila martiri qui sepolti con quarantasei Papi morti per Gesù Cristo”. Romano, di famiglia patrizia, Callisto nacque a Trastevere nel luogo detto “Urbs Ravennatum ” quartiere dei Ravennati, perché lì avevano avuto dimora marinai e militari che l’imperatore Augusto richiamò a Roma dalla città di Ravenna. San Callisto successe a San Zeffirino sulla cattedra di San Pietro l’anno 220 e resse la Chiesa per cinque anni e due mesi. Oltre alle catacombe da lui abbellite e ingrandite, altre opere resero importante il suo pontificato: la costruzione della basilica di Santa Maria in Trastevere, il digiuno stabilito nelle Quattro Tempora e il suo stesso martirio.
Si racconta che a Roma, in Trastevere, in un giorno di Natale sia prodigiosamente scaturita una fonte d’olio che zampillò per un giorno intero. Per questo fatto lì cominciarono a radunarsi i cristiani per celebrare i santi misteri. Molti osti, a quel punto, approfittando di questi raduni, pensarono di aprirvi bettole dove i Cristiani erano continuamente disturbati. Morto l’imperatore Eliogabalo e succedutogli Alessandro Severo, sembrò opportuno ai Cristiani ricorrere a lui dopo aver pregato gli osti di togliere le loro bettole dal luogo. L’imperatore, esaminata la questione, disse: «Qual’è quel Dio che colà volete adorare?». Gli fu risposto: «Il Dio dei Cristiani». «Certo – soggiunse l’imperatore – è meglio che quel luogo sia destinato al culto di qualsiasi Dio, che dato in potere degli osti». E così questi ultimi dovettero ritirarsi. A tale notizia San Callisto decise di erigere in quel luogo la prima chiesa in onore della Gran Madre di Dio.
Tra le altre cose, a Callisto si attribuisce la proibizione del matrimonio tra i consanguinei e la conversione del console Palma e dei due senatori Felice e Simplicio. Questa sua attività gli attirò però l’odio dei pretoriani che lo uccisero gettandolo in una cisterna. I Cristiani ne presero il corpo e lo seppellirono sotto l’altare di Santa Maria in Trastevere. (torna ai santi)