UN SANTO AL GIORNO # 16 agosto: Santo Stefano di Ungheria

Gli ungheresi, popolo nomade, di sangue ugro-finnicoturco, scacciati dalle steppe del Don, raggiunsero nell’889 l’alto corso del Danubio e scesero in Pannonia, sotto la guida di Arpad. Costituirono un costante pericolo per l’Occidente finché Ottone I non li sconfisse ad Augusta, costringendoli a una vita sedentaria. Fu in questo periodo che avvenne l’apertura alla predicazione cristiana. Il duca Geza, avendo sposato una principessa cristiana, permise che il figlio Vaik fosse educato cristianamente. Vaik ricevette il battesimo negli anni dell’adolescenza e prese il nome di Stefano. Guida e maestro gli fu il vescovo di Praga, Adalberto.
Nel 997 Stefano aveva ereditato dal padre il governo del popolo magiaro e il suo primo obiettivo fu di riunire le trentanove contee in uno stato politicamente e religiosamente compatto. Inviò a Roma il monaco ungherese Sant’Astric, che papa Silvestro II consacrò vescovo conferendogli l’incarico di consacrarne altri. Gli affidò pure la corona con la quale Stefano, nel Natale dell’anno 1000, venne incoronato re di Ungheria, col titolo di “Re apostolico”.
Stefano intraprese l’evangelizzazione del popolo magiaro con l’aiuto dei benedettini di Cluny, dei quali favorì l’insediamento in tutto il territorio con la fondazione e la dotazione di vari monasteri. Fu un monarca saggio, coraggioso e diplomatico. Pur mantenendo buone relazioni con Bisanzio, mirò a consolidare i legami con la comunità occidentale.