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UN SANTO AL GIORNO # 16 settembre: Santi Cipriano e Cornelio

(disegno di sam3)
(disegno di sam3)

Cipriano di Cartagine era un famoso retore che si convertì al cristianesimo verso il 246. La sua posizione intellettuale e sociale favorì la sua ordinazione come sacerdote e vescovo. All’epoca la comunità di Cartagine era lacerata da divisioni causate da persecuzioni particolarmente cruente, come quelle degli imperatori Decio, Gallo, Valeriano, Gallieno, e altri che inducevano numerosi cristiani a sacrificare alle loro divinità pagane per sfuggire alla morte o all’esilio. Molti dei caduti chiedevano poi la riammissione, alla quale si opponevano i rigoristi. Cipriano, in considerazione della debolezza umana e della misericordia di Dio, adottò un atteggiamento più benevolo.

Identica situazione si presentò a Roma dove, dopo la morte di Papa Fabiano, venne eletto Cornelio, vescovo ricco di bontà e umiltà, nativo di Roma e di antica famiglia, che fu papa dal 251 al 253. Il presbitero Novaziano, famoso retore, non accettò l’elezione del nuovo papa. Si fece a sua volta consacrare vescovo e provocò una scissione tra i cristiani della capitale. Anche qui la causa della divisione era l’atteggiamento da tenere nei confronti dei “caduti”. In questa difficile situazione Cornelio ricevette il sostegno convinto di Cipriano.

I due vescovi conclusero la loro vita con il martirio: Cornelio nel 253, in esilio e incarcerato a Civitavecchia (l’antica Centumcellae). Il suo corpo fu trasportato a Roma e sepolto nel cimitero di Callisto; Cipriano fu invece esiliato durante la persecuzione dell’imperatore Valeriano, e il 14 settembre del 258 morì martire a Cartagine. (torna ai santi)

Appuntamenti

  • 27 Giugno 2025 / h18:00, – Dibattito a partire da "Contro l'integrazione" di Enrico Gargiulo / Spazio Neruda, Torino

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