UN SANTO AL GIORNO # 17 giugno: San Gregorio Barbarigo
Gregorio Barbarigo, consacrato vescovo il 29 luglio 1657, per alleggerire il carico del trasloco da Roma a Bergamo, si privò di gran parte della sua roba e degli amati libri, fatta eccezione per gli Acta di San Carlo, “essendo quel libro – scrisse – il solo, si può dire, del quale ho bisogno a Bergamo”. In precedenza, a Roma, era stato sorpreso dall’epidemia della peste: “Avevo una paura al principio che mi sentivo morire”; ciononostante accettò l’incarico di organizzatore della pubblica sanità, mostrandosi attivissimo.
Come vescovo di Bergamo la sua attenzione andò soprattutto alle scuole della dottrina cristiana e alla formazione dei candidati al sacerdozio. Nelle frequenti visite pastorali alle trecentoventi parrocchie, amava confondersi in mezzo a folle di bambini per spiegare il catechismo. La sua preoccupazione principale fu la formazione delle nuove leve del clero. Vendendo l’argenteria del palazzo, acquistò un vecchio monastero che trasformò in seminario; poi non badò a spese per reclutare insegnanti a Milano e perfino all’estero. Si recava quotidianamente tra gli alunni, perché, come scrisse al granduca Cosimo III, “il seminario è l’unico spasso che trovo fra le spine del governo episcopale”.