UN SANTO AL GIORNO # 17 Novembre: Sant’Elisabetta d’Ungheria
Ella amava teneramente Luigi, e Luigi amava lei, per la sua bellezza, la sua gentilezza e la sua grazia. Non ch’ella si rendesse seducente con mondani accorgimenti. Tutt’altro. Tra le gentildonne della Turingia, ornate e superbe, la duchessa era quasi disprezzata per la sua semplicità nel vestire e per la sua modestia nel vivere. Niente trine, niente maniche larghe, niente guanti, niente corone in testa. Un velo nero era tutto il suo ornamento. E in chiesa, sotto quel velo nero, la duchessa quindicenne era sempre in preghiera.
Nel castello di Wartburg, poi, non sì distingueva quasi di tra le serve, sempre in faccende, quasi mai in ricevimenti. D’altra parte, la giovanissima duchessa avrebbe avuto poco tempo per le distrazioni mondane. A 15 anni aveva avuto il suo primo figlio; a 17 una figlia; a 20 un’altra figlia, ed era già vedova da 20 giorni!
Il marito trovava eccessiva la devozione della moglie. Elisabetta, per esempio, si faceva svegliare di notte, all’insaputa del marito, per pregare, inginocchiata al lato del letto coniugale. Isentrude, incaricata di ciò, tirava i piedi della signora. Ma una notte, nell’oscurità, tirò quelli del duca, che venne così a sapere dell’abitudine ascetica della moglie. “Anche quando il marito viveva” dichiarò poi la serva “ella era come una religiosa: umile e caritatevole, tutta dedita alla preghiera”. E aggiunse: “Compiva tutte le opere di carità nella più grande gioia dell’anima e senza mai mutar di volto”.
Nell’estate del 1227 Luigi parte per la Crociata, mentre Elisabetta attende il terzo figlio. Dopo tre mesi, al castello giunge un messaggero abbrunato. Il duca è morto in Italia. “Morto!” grida Elisabetta “e con lui è morto ogni mio bene nel mondo».
Ora è povera. Si veste di bigio, come le Terziarie francescane, e si dedica tutta alle opere dì misericordia. Uno zio vorrebbe che si risposasse. Dopo tutto non ha che vent’anni! Ella risponde curando i lebbrosi e i tignosi, e mettendosi sotto la direzione spirituale di un religioso terribilmente esigente, che per ogni piccola ammenda le infligge la flagellazione. Ed ella accetta ogni umiliazione, pensando alle rose, che quando sono sommerse dall’acqua sembrano morire, ma, passata la piena, si raddrizzano più belle e fiorenti di prima.
Per quattro anni – nell’età più bella e più cara: da 20 a 24 anni – fa vita di estrema penitenza e di intensa carità
Non meraviglia se, sulla sua tomba. sbocciarono subito i miracoli. (torna ai santi)