UN SANTO AL GIORNO # 19 luglio: Sant’Arsenio
Bianco con candida e lunga barba, alto di statura, nobilissimo d’aspetto, questo era Sant’Arsenio a novantacinque anni, dopo più di mezzo secolo di vita nel deserto più arido e desolato, quello dello Scete, in Egitto.
Romano, di famiglia senatoriale, nel palazzo imperiale aveva ricoperto cariche assai alte, e sembra addirittura che Teodosio l’avesse scelto come precettore dei propri figli, Arcadio e Onorio. Quando Roma fu conquistata dal re barbaro Alarico e l’impero cominciò a crollare, Arsenio comprese come la sua opera nel mondo fosse inutile. Una voce gli disse: «Fuggi gli uomini, e ti salverai!». Fuggiti gli uomini, condusse nel deserto egiziano una vita di continua preghiera, quasi sopprimendo il sonno. Al tramonto, volgeva le spalle al sole calante e per tutta la notte, con gli occhi fissi al levante, aspettava l’aurora. Soltanto allora, per brevissimo tempo, si assopiva.
Arsenio pregava e piangeva, con gli occhi senza più ciglia, per le lacrime e per lo sforzo di non dormire. «Beato te, abate Arsenio», disse di lui un altro eremita. «Tu ti sei pianto in questa vita! Chi non si piange in questa vita, piange eternamente nell’altra».