UN SANTO AL GIORNO # 2 dicembre: Santa Bibiana
I cristiani dei primi tempi, essendo maggiori i bisogni della Chiesa, possedevano non di rado doni e grazie straordinari, compreso il dono dei miracoli Erano per questo ritenuti maghi e aventi relazioni cogli spiriti infernali. Tante sciagure, private o pubbliche, venivano per questo attribuite loro dai pagani. Se venivano sconfitti in battaglia, se moriva loro un figlio, spesso la colpa veniva attribuita ai seguaci di Gesù Cristo.
Anche Aproniano, governatore di Roma, avendo perduto un occhio in guerra, attribuì la disgrazia alle magie dei cristiani e si propose di estirpare dall’impero quegli uomini malefici. Fra i martiri più celebri, vittime del suo furore, vi fu Santa Bibiana. Vergine nativa di Roma, figlia di Flaviano e Dafrosa, con la sorella Demetria, faceva parte di una intera famiglia cristiana. Scoperti e accusati come tali, Flaviano fu dimesso dalla carica, e dopo essere stato bruciato in viso con un ferro rovente, venne esiliato ad Aquapendente, dove pochi giorni dopo morì. Dafrosa fu decapitata fuori della città.
Bibiana e Demetria, arrestate, per cinque mesi provarono le privazioni e le angustie del carcere. Demetria, confessata la fede in Gesù Cristo, morì ai piedi del giudice durante l’interrogatorio. Bibiana invece, non cedendo alle lusinghe di Aproniano, fu associata nel carcere con una certa Ruffina, donna malvagia e di pessimi costumi, perché la inducesse al male. Irato il governatore per la forza della giovane vergine, capace di resistere al male e alla tentazione, la fece uccidere con le verghe. (torna ai santi)