UN SANTO AL GIORNO # 22 maggio: Santa Rita da Cascia
Stando una notte in orazione, le comparvero San Giovanni Battista, Sant’Agostino e San Nicola da Tolentino, che le rivolsero parole di conforto, la invitarono a seguirli e miracolosamente la introdussero nel monastero all’interno del quale le sorelle Agostiniane si rifiutavano di accettarla. Le vergini, a quel punto, non esitarono a riceverla per consorella.
La passione di Gesù era la sua meditazione prediletta. Un giorno, mentre pregava e lo supplicava di associarla alla sua passione, un raggio di luce partì dal crocifisso e si rifletté sul capo di Rita. Una spina si staccò poi dal capo di Gesù e venne a trafiggere la sua fronte; vi produsse una profonda ferita e un’insanabile piaga, che rimase fino alla morte. La piaga, oltre ad acuti dolori esalava un grande fetore, per cui la santa, per non infastidire le sorelle, amava restare solitaria e conversare con Dio.
Un rigidissimo inverno, quando il gelo e la neve erano abbondanti, Rita pregò una donna di Rocca Porena di andare al suo orto e portarle ciò che v’era di maturo e di fiorito. Si credette scherzasse, ma passando di là la donna scorse due freschi fichi e una bella rosa. I fedeli la chiamano la “Santa degli impossibili”.