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UN SANTO AL GIORNO # 22 novembre: Santa Cecilia

(disegno di davide catania)
(disegno di davide catania)

Sotto l’impero di Alessandro Severo era stata proibita ogni persecuzione contro i cristiani e la Chiesa godette un periodo di tranquillità e di pace. Ma essendosi assentato l’imperatore dalla capitale, il prefetto di Roma, Almachio, ne approfittò per sfogare il suo odio contro i cristiani scatenando contro di loro una terribile persecuzione. Fra le sue vittime più illustri, Santa Cecilia, nobile vergine romana. Cecilia nacque da ricchissima famiglia alle falde del Gianicolo, e lì, fra agi e comodità, fu educata dai più rinomati maestri di Roma. Fattasi segretamente cristiana, tuttavia, andava ogni giorno più distaccandosi dalle cose terrene.

Costretta a sposarsi, durante le feste del matrimonio, mentre tutti l’attorniavano per festeggiarla e cantavano inni pagani, in cuor suo cantava un cantico di amore al suo vero sposo, Gesù Cristo. Quando fu sola con Valeriano, gli disse: «Sappi che io sono cristiana e già da molto tempo ho consacrato a Gesù il mio cuore… Egli solo è il mio sposo, e tu devi rispettare il mio corpo, perché io ho sempre vicino a me un angelo del Signore che mi custodisce e difende». Valeriano rispose: «Crederò a quanto mi dici e farò quello che desideri, se potrò vedere questo angelo». E Cecilia: «Nessuno può vederlo, se non è battezzato. Va’ dunque dal vescovo Urbano, fatti istruire nella religione cristiana, fatti battezzare, e poi ritorna. Così vedrai quanto desideri». Valeriano andò dal vescovo, che vedendo le sue buone disposizioni e la sua trasformazione, lo battezzò.

Ritornato presso la sua sposa, entrando nella stanza, vide un angelo che teneva in mano due corone intrecciate di rose e di gigli. Una di quelle corone era preparata per lui, se fosse rimasto fedele a Gesù Cristo. Valeriano si fece così fervente cristiano, istruendo e facendo battezzare anche suo fratello Tiburzio. Continuava intanto la persecuzione: Valeriano e Tiburzio furono presto decapitati, mentre Cecilia fu condannata a morire asfissiata nella sua stessa camera da bagno.

I soldati eseguirono l’ordine, ma aperta la camera dopo un giorno e una notte trovarono la Santa sana e salva come se avesse respirata aria purissima. Comandò allora Almachio che un littore le troncasse il capo. Andò il littore, vibrò ben tre colpi, ma non riuscì a staccare completamente la testa dal busto, per cui terrorizzato si allontanò lasciando la Santa in una pozza di sangue. I fedeli accorsi raccolsero con dei panni il sangue della Martire, come preziosa reliquia, e soccorsero Cecilia che visse ancora tre giorni, pregando e incoraggiandoli a essere forti nella fede. Solo quando consolata dal Papa Urbano, a cui donò la propria casa affinché fosse trasformata in chiesa, placidamente spirò. (torna ai santi)

Appuntamenti

  • 27 Giugno 2025 / h18:00, – Dibattito a partire da "Contro l'integrazione" di Enrico Gargiulo / Spazio Neruda, Torino

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