UN SANTO AL GIORNO # 22 settembre: San Maurizio
Durante l’impero di Diocleziano e Massimiano, fra le legioni romane ve n’era una chiamata Legione Tebea. Era composta di seimila e seicento uomini, tutti cristiani, così pieni di fede che pareva una comunità religiosa. Capo di questa legione era Maurizio. Un giorno Maurizio ricevette ordine dall’imperatore di recarsi in Italia, per unirsi al resto dell’esercito romano e andare nelle Gallie contro i Bagaudi, contadini, pastori e nomadi celti. Giunti nella Valesia presso Agauno, l’imperatore ordinò una sosta, durante la quale dispose che i soldati facessero strage di tutti i cristiani.
San Maurizio e i suoi legionari si rifiutarono, disposti a morire anziché offendere Dio. Massimiano allora ordinò che la legione fosse decimata, e udendo che gli altri erano rimasti fermi nel loro proposito, ordinò una seconda strage. I legionari mandarono all’imperatore questa protesta: «Signore, noi siamo vostri soldati, ma nello stesso tempo servi di Dio e gloriandoci di questo, ne facciamo una spontanea confessione. A voi dobbiamo il servizio militare, a Dio l’innocenza; da voi riceviamo lo stipendio, da Dio abbiamo ricevuto la vita. Vi offriamo le nostre persone contro il nemico, ma non contro innocenti. Voi ci comandate di perseguitare i cristiani; eccoci qui: noi siamo cristiani e confessiamo Dio , autore di tutte le cose, e Gesù Cristo, suo figliuolo. Abbiamo le armi in mano, ma non faremo resistenza, perché amiamo più morire innocenti, che vivere colpevoli».
La protesta inferocì Massimiano, che comandò a un’altra legione di circondare la Tebea e di uccidere tutti quelli che persistevano a confessare il nome di Gesù. I legionari di Maurizio furono tutti trucidati. (torna ai santi)