UN SANTO AL GIORNO # 23 marzo: San Turibio di Mogrovejo
Turibio nacque in Spagna nel 1538, ma nel 1579 era ancora un laico. Filippo II, tuttavia, sapeva che nel nuovo mondo gli Indios venivano costantemente sfruttati fino a morte e spinse per un cambiamento. Turibio accettò l’incarico e venne nominato arcivescovo di Lima.
Sebbene prima di partire avesse studiato i problemi da affrontare, la realtà che gli si presentò davanti fu drammatica: la popolazione era ridotta in condizioni di impoverimento materiale, culturale e umano, mentre i discendenti dei primi conquistatori erano gelosi dei loro privilegi. Turibio, però, aveva il temperamento del riformatore. Studiò la lingua degli indios, il quéchua, e impose ai sacerdoti di fare altrettanto. Convocò un concilio generale per l’America Latina a Lima, due concili provinciali e dodici sinodi diocesani. Queste riunioni gli servivano per riformare l’amministrazione e i costumi, ma anche a favorire e coordinare lo scambio di esperienze missionarie e pastorali. L’arcivescovo fu quasi sempre in movimento, in visita nella sua vastissima diocesi.
Fondò il seminario di Lima, fece pubblicare un catechismo in lingua quéchua e raccomandò ai parroci di preoccuparsi perché le case degli indios avessero tavole per mangiare e letti per dormire. Scrisse il Libro de las visitas, fino a che, sfinito dai continui viaggi e dagli impegni del governo pastorale, morì nel 1606. (torna ai santi)