UN SANTO AL GIORNO # 24 marzo: Santa Caterina di Svezia
Nacque sul principio del secolo XIV dalla celebre Santa Brigida e dal principe Ulfone di Noricia. Bambina fu affidata all’educandato delle religiose del monastero di Rosberg. Lì fu messa alla prova dal demonio, che insisteva a molestarla e farla soffrire. Ma la Santa sempre più andò confermando la sua volontà di darsi a Dio. Per ubbidire al padre sacrificò il suo alto ideale, andando a nozze con il ricco e nobile cavaliere Edgardo. Seppe in ogni caso parlare così eloquentemente a questi dei pregi della verginità, che lo sposo consentì di vivere con lei in continenza, emettendo entrambi il voto di castità che sempre osservarono. Anche per questo Caterina soffì innumerevoli beffe, rimbrotti e contraddizioni, perfino da parte di un fratello.
Morto il padre, la Santa raggiunse la madre a Roma, seguendola nei suoi pellegrinaggi e nell’apostolato fra i miseri e gli infermi. Successivamente, rimasta vedova ancora giovane e avvenente, e rifiutando seconde nozze, dovette affrontare numerose insidie e lusinghe tentate da uomini brutali. Ma Caterina passava quattro ore al giorno in preghiera intensa e in contemplazione. Ereditò le virtù e lo spirito di carità di sua madre, con la quale rimase per venticinque anni, accogliendone poi l’ultimo respiro e portandone le reliquie in Svezia. Tornata in patria, si ritirò in monastero. Più tardi si recò nuovamente a Roma, per la canonizzazione della madre. Vi rimase cinque anni, spendendo il tempo che le rimaneva al servizio degli infermi. Compì innumerevoli miracoli e tornò infine nel suo monastero, dove morì il 22 marzo 1381. (torna ai santi)