UN SANTO AL GIORNO # 25 febbraio: San Romeo
Si chiamava Romea la strada che dal settentrione conduceva a Roma, passando da Lucca, e che per molti secoli costituì “l’autostrada del sole” dei pellegrini diretti verso la città degli apostoli. Dante, nella Divina Commedia, ricorda la folla dei romei (pellegrini) che percorreva nei due sensi il Ponte Sant’Angelo, a Roma, nel primo anno santo proclamato nel 1300 da Papa Bonifacio VIII.
Anche il beato Romeo visse nel Trecento, cioè nel secolo di Dante e delle contese tra Montecchi e Capuleti, in mezzo alle quali fiorì, a Verona, l’amore tra Romeo e Giulietta. La sua vicenda terrena è però assai meno nota di quanto non lo sia la storia del sospiroso e sfortunato Romeo di Verona. Si sa che il Santo è italiano di origine, e appartenente all’antichissimo ordine religioso dei Carmelitani, devoti della Madonna, che proprio in quel secolo conobbero, nelle città italiane, una nuova fioritura di vocazioni e di fondazioni.
La sua storia si confonde con quella di Sant’Avertano, francese della diocesi Limoges, anch’egli carmelitano. Insieme, infatti, i due furono a lungo pellegrini, prima in Terra Santa, poi a Roma. Fu così che il Romeo di nome fu anche romeo di fatto, cioè pellegrino a Roma, tanto da domandarsi se non ebbe tale nome proprio come attributo, per ricordare quel suo devoto viaggio. Secondo alcuni studiosi il beato Romeo di Lucca è forse addirittura il beato Enrico pellegrino, un carmelitano sepolto a Lucca, alla cui intercessione sono attribuiti molti miracoli. Alla sua morte, il corpo del beato fu traslato dalla Chiesa di San Pietro fuori le mura, in cattedrale; attualmente riposa con Sant’Avertano nella Chiesa dei Santi Paolino e Donato. (torna ai santi)