UN SANTO AL GIORNO # 27 febbraio: San Gabriele dell’Addolorata
Francesco Possenti nacque ad Assisi il 1 marzo 1838 da nobile famiglia. Fu giovane elegantissimo, così rigoroso nell’esigere che i suoi abiti fossero ben tenuti e preparati, che facilmente s’irritava se qualche cosa mancava o scorgeva qualche piccola macchia sfuggita alle persone di servizio. Questo suo carattere fu causa di dispiaceri e tensioni con il padre e fratelli. Studiò fino ai diciassette anni, dopo i quali, addolorato per la morte della madre, vittima del colera del 1855, si ritirò in religione.
Scelse la regola dei Passionisti, fondati da San Paolo della Croce. Non più quindi vanità, ma un rozzo saio divenne la sua ambizione. Compiuto il noviziato prese il nome di Gabriele dell’Addolorata, volendo significare la particolare devozione che nutriva verso la Madonna, madre dei dolori. Quantunque fosse stato sempre debole, manifestava uno speciale fervore nel condurre vita penitente e di preghiera. Condusse vita umile e silenziosa; non operò miracoli. La preghiera e la mortificazione, l’ubbidienza perfetta all’orario, lo studio, la meditazione, l’esame di coscienza, l’umiltà, erano il suo impegno quotidiano. A tutto questo aggiungeva una singolarissima devozione alla Vergine, tanto da aver composto una specie d’inno a Maria, che portava con gran cura sempre appeso al collo. Questo consisteva in una lunga serie di articoli che esprimevano la fede, la devozione, l’amore verso le madre di Dio.
Per mostrare quanto amasse la Vergine, aveva concepito l’idea di stamparsi sul petto con caratteri di fuoco il santissimo nome di Maria. Questo non gli fu permesso e dovette accontentarsi di portarlo scolpito nel suo cuore. Morì il 27 febbraio 1862, ad appena ventiquattro anni di età. (torna ai santi)