UN SANTO AL GIORNO # 3 aprile: San Giuseppe l’Innografo
San Giuseppe l’Innografo nacque in Sicilia nell’816 e al tempo dell’invasione araba dell’827, con la sua famiglia, si rifugiò nel Peloponneso. A quindici anni si recò a Tessalonica, in Macedonia, prendendo l’abito religioso nel monastero di Latomia. Lì ebbe come maestro spirituale San Gregorio il Decapolita, che lo condusse con sé a Costantinopoli, dove insieme ad altri discepoli vissero nella chiesa di Sant’Antipa.
L’anno successivo Giuseppe fu inviato a Roma da Papa Gregorio IV per chiedere il suo aiuto nella lotta contro l’eresia iconoclasta, iniziata da Leone III l’Isaurico nel 726. La nave su cui era imbarcato cadde però nelle mani dei pirati arabi che lo condussero a Creta; lì venne riscattato e liberato e tornò a Costantinopoli dove trovò Gregorio morto o moribondo. Restò come eremita nella chiesa di Sant’Antipa, poi per cinque anni fu in quella di San Giovanni Crisostomo, dove fondò un monastero, diventando abate, e deponendovi le reliquie di Gregorio, del suo discepolo Giovanni e quelle di San Bartolomeo, ottenute a Tessalonica.
Venne coinvolto nella vicenda della deposizione del patriarca Ignazio, e perché amico e sostenitore del patriarca, fu esiliato dal potente cesare Bardas a Cherson, in Crimea, dove rimase fino al reintegro di Ignazio nell’867. L’imperatore Basilio I il Macedone gli affidò a quel punto la custodia di Santa Sofia a Costantinopoli: fu in questa funzione che ricevé gli inviati del Papa Adriano II al Concilio di Costantinopoli, nel settembre 869. Morì il 3 aprile 886. Celebri sono i suoi inni sacri, accolti nella liturgia greca, da cui è derivato il nome “Innografo”. (torna ai santi)