UN SANTO AL GIORNO # 3 gennaio: Santi Sinesio e Teopompo
La vita di questi due Santi è ripresa nei Sinassari orientali ed è leggendaria. La fonte orientale racconta che Teopompo era vescovo di Nicomedia, capitale della Bitinia sul Mar di Marmara e il Mar Nero (oggi Izmit in Turchia), antico regno, ma che al tempo dell’imperatore Diocleziano (243-313), in cui si svolse la vicenda di Teopompo e Sinesio, era provincia romana.
Teopompo fu arrestato durante la persecuzione scatenata da Diocleziano. Condotto in tribunale fu sottoposto a molti supplizi come quello del fuoco, l’avvelenamento, l’accecamento, rimanendo secondo l’agiografia di parecchi martiri, completamente illeso. Il giudice allora, volendo dimostrare che questi prodigi potevano essere compiuti anche da non cristiani, convocò il famoso mago Teona, celebre per opere portentose. Ma nella sfida Teona rimase sconfitto, tanto che, dichiarandosi vinto, chiese di poter aderire al cristianesimo. Teopompo gli conferì subito il battesimo, imponendogli il nome di Sinesio (o Senesio). La loro sorte era però segnata e i due furono condannati a morte: Teopompo fu martirizzato mediante la decapitazione e Sinesio venne invece sepolto vivo.
Il culto per i due martiri si diffuse molto in Oriente, ma anche in Occidente; l’antica abbazia di Nonantola (Modena), vanta di custodire le loro reliquie, che furono traslate nel 911 dal monastero di Santa Maria di Treviso dall’abate Pietro, per sottrarle alla profanazione degli Ungari invasori. (torna ai santi)