UN SANTO AL GIORNO # 30 novembre: Sant’Andrea
Il paganesimo della Roma imperiale, con tutte le seduzioni e lusinghe della sua sensualità, tentava in maniera insidiosa il popolo ebreo, che attendeva invece l’Emmanuele, colui che sarebbe stato la salvezza d’Israele. Nel deserto della Giudea, risuonava intanto la voce di Battista, che chiamava i popoli alla penitenza, perché il Messia promesso da Dio stava per apparire. Attratto dalla sua parola, Andrea, pescatore di Betsaida, divenne suo discepolo.
Quando un giorno Battista, vedendo passare il Messia, gridò: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie i peccati del mondo», Andrea era presente e segui Gesù con un suo compagno. Questi, appena si accorse dei due, gli disse: «Chi cercate?». «Maestro – risposero quelli – dove abiti?». «Venite e vedrete», rispose Gesù.
Così i due andarono, e videro la semplice abitazione del Salvatore, e furono così bene istruiti che si convinsero d’aver trovato il Messia, come aveva annunciato Giovanni. Tempo dopo, Gesù vide Andrea mentre con Pietro suo fratello pescava nel mare di Galilea e disse loro: «Venite dietro di me e vi farò pescatori di uomini»; quelli, lasciate le reti, lo seguirono. Da quel giorno Andrea non abbandonò più il Maestro.
Nel giorno della Pentecoste, andò ad annunciare il Messia fra i popoli. Passò nella Frigia, nell’Epiro e nella Tracia. Proseguì fra pericoli e ostacoli, giunse a Patrasso in Acaia, dove a contrastare la sua attività trovò il console romano Egea che, geloso del potere e timoroso di spiacere all’imperatore, cominciò a perseguitarlo. Il Santo non cedette, ma rivoltosi a Egea gli disse: «Tu che sei giudice degli uomini, sappi che sarai il ludibrio del demonio, se non riconosci in Gesù il giudice di tutti». Egea lo fece rinchiudere in carcere e lo condannò a essere crocifisso. Andrea, alla vista della croce esclamò: «Oh! Buona croce, nobilitata dal contatto delle membra del Signore, da me desiderata, amata e ricercata! Levami dagli uomini e rendimi al mio Maestro, affinché mi riceva, egli che in te mi redense!». Inchiodato al legno per due giorni, prima di morire, Andrea spasimò tra atroci dolori, esaltando il Signore e predicando Gesù al popolo. (torna ai santi)