UN SANTO AL GIORNO # 30 settembre: San Girolamo
Pose tutta la sua erudizione a servizio della Sacra Scrittura. Nacque nel 331 a Stridone in Dalmazia, da famiglia patrizia e cristiana. Giovane di natura irrequieta, venne a Roma per approfondirsi negli studi. Amante dell’erudizione fu nelle Gallie, a Costantinopoli, ad Antiochia, apprendendo il greco, il latino, l’ebraico, il siriaco e il caldaico. Papa Damaso gli chiese di tradurre in latino il Vecchio Testamento, e rivedere il Nuovo. Girolamo accettò e si trasferì in Giudea. Si stabili a Betlemme in una grotta presso quella dove nacque il Salvatore, e qui consacrò tutta la vita alla traduzione e commento delle scritture.
Tentato a desistere dall’impresa e ad abbandonare la solitudine, riuscì a vincersi mediante prolungati digiuni, assidua preghiera e pene corporali. Superate le difficoltà e sopportate con pazienza le critiche, dopo un lungo ed estenuante lavoro, terminava finalmente l’opera monumentale. I dotti del tempo la stimarono un prodigio, e ancora oggi la sua traduzione è quella ufficiale nella Chiesa. Combatté vigorosamente tutti quelli che snaturavano il dogma o spargevano scissioni. Benché infermo e ridotto a pelle e ossa, non risparmiò mortificazione alcuna al suo corpo, ripetendo che intendeva consumare il sacrificio della sua vita sulla vetta del Golgota. Si spegneva il 30 settembre 419, dopo una lunga vita di lotta, lavoro e preghiere. (torna ai santi)