UN SANTO AL GIORNO # 9 marzo: Santa Francesca Romana
Nel 1384 nasceva a Roma, da nobile famiglia. Già da fanciulla si diede con fervore alla pietà e alla mortificazione. A undici anni manifestò ai genitori il desiderio di consacrarsi a Dio ma ebbe un rifiuto, anzi per ubbidienza nel 1396 contrasse matrimonio con Lorenzo Ponzani, nobile romano. A quel punto, due furono le preoccupazioni della Santa: conservare la grazia di Dio schivando le compagnie pericolose, i banchetti, gli spettacoli e i cattivi divertimenti; essere ubbidiente ai voleri dello sposo, pronta ai doveri familiari, per cui soleva addirittura dire che una donna maritata deve lasciare all’istante ogni pratica di devozione, quando ha da attendere alle sue cose domestiche. Divenuta madre, dedicò ogni cura per educare i suoi figliuoli.
Le sue mortificazioni crebbero a dismisura quando riuscì a ottenere dal marito il permesso di comportarsi come la sua pietà le ispirava. Fu però provata da gravi sventure: quando a causa dello scisma, infatti, suo marito fu confinato e spogliato d’ogni bene e il suo primogenito preso in ostaggio, mostrò tutta la sua rassegnazione alla volontà di Dio, non dicendo altro che le parole del Santo Giobbe: «Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il suo nome». Poco tempo dopo poté rivedere liberi sia il marito che il figlio, ma venne la morte a rapirle il consorte. Libera dai legami coniugali si ritirò nel monastero che aveva fondato a Roma. Presentatasi con una fune al collo e a piedi nudi, fu ricevuta dalle suore e quasi subito eletta superiora. Morì l’anno 1440. (torna ai santi)