Venerdì 6 ottobre si svolgerà a Napoli, presso Santa Fede Liberata (via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 2) una giornata di riflessione e dibattito sul rapporto tra le istituzioni totali e le forme di tortura necessarie alla loro sopravvivenza. Il dibattito sarà introdotto a partire dalle 17:30 dagli interventi di Yasmine Accardo (attivista antirazzista, coinvolta in vari percorsi di lotta contro i centri di detenzione amministrativa per migranti), Sara Manzoli (della Scuola popolare di psichiatria e autrice de Il potere della parola), Maria Rita Prette e Nicola Valentino (fondatori della casa editrice Sensibili alle foglie e autori di numerose ricerche sui temi della tortura, del 41bis e dell’ergastolo).
Al termine dell’incontro, seguiranno una cena a cura di Flegrea Cooking Challenge e un concerto benefit per la campagna Morire di pena. Per l’abolizione di ergatolo e 41bis, con: ADDOLORATA, Pier Paolo Polcari, TAETA (Mario Formisano, Claudio Marino, Sacha Ricci, Rino Saggio) e Mari Zingarina.
A proposito dei temi che saranno oggetto di dibattito rilanciamo una interessante intervista ad Alberto, del Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud, trasmessa ieri da Radio Onda d’urto. L’intervista è stata effettuata in occasione dell’udienza che vede imputati dal tribunale di Pisa, per maltrattamenti, alcuni operatori e operatrici della residenza psichiatrica di Montalto di Fauglia, gestita dalla Fondazione Stella Maris, colosso del settore. Tra gli ospiti della struttura vittime degli abusi c’era anche Mattia Giodani, ventisettenne morto nel 2018 per soffocamento (in seguito al blocco della glottide causato dalla somministrazione prolungata ed eccessiva di psicofarmaci).
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