Dopo aver vinto un ricorso al Tar, il comitato Mare Libero si è riunito a largo Sermoneta domenica 1 ottobre, per festeggiare l’apertura del cancello che impediva l’accesso alla spiaggia libera di palazzo Donn’Anna a Posillipo. La temperatura è quella di una classica giornata estiva, le persone presenti, infatti, come suggerito dal comitato, sono in tenuta da mare, attrezzati con Super Santos, costume, ciabatte e panini, pronti una volta arrivati sulla spiaggia a festeggiare con un tuffo in acqua.
Al fianco di manifestanti e cittadini, con un abito non proprio adatto alla giornata, c’è anche l’ex sindaco Luigi de Magistris, che attira l’attenzione soprattutto di una signora, la quale contesta al politico i suoi secondi fini: «Lei è qui solo per cercare consensi, lei che è amico di chi ha le concessioni dei lidi, lei che va sempre lì a fare il bagno…». De Magistris dissimula un certo imbarazzo ribattendo alla sua maniera: «Signora, però lei è ignorante, nel senso buono ovviamente, lei ignora ciò che abbiamo fatto in dieci anni, noi abbiamo fatto mille lotte, ed eravamo al vostro fianco, noi ci siamo messi contro tutti…». «Se davvero lei avesse fatto tanto – ribatte la signora – noi non saremmo qui a lottare ancora per avere qualcosa che ci spetta di diritto, io a lei in dieci anni da sindaco raramente l’ho vista al nostro fianco, quindi eviti di continuare con le sue passerelle…».
Dopo questo siparietto, l’attenzione generale si dirige finalmente verso l’obiettivo della giornata. I manifestanti si spostano verso l’accesso alla spiaggia, l’atmosfera è festosa, in testa al corteo c’è uno striscione che recita: “Mare libero pulito & gratuito”. Lungo il tragitto si chiacchiera, si scherza e si inizia a sentire anche un gradevole odore di parmigiana di melanzane. Una volta arrivati fuori al cancello della spiaggia tutti si fermano e cala il silenzio, inizia il discorso di uno dei componenti del comitato: «Oggi siamo qui per festeggiare, ma voglio ricordare a tutti che abbiamo vinto solo una piccola battaglia, il mare deve essere fruibile per tutti durante tutto l’anno, questo deve essere solo il punto di partenza, continuiamo così». Alla fine del discorso si alza un applauso e sull’onda dell’entusiasmo ci si dirige verso la spiaggia.
I problemi però non sono finiti, per accedere alla spiaggia si devono superare i lidi privati e un pontile cementificato alto poco più di un metro, che costringe tutti ad abbassarsi quasi carponi rischiando di farsi male (un signore infatti sbatte la testa procurandosi una larga ferita).
Nell’attraversare la spiaggia si incrociano gli sguardi non proprio benevoli delle persone presenti sui lidi, mentre sullo sfondo spiccano enormi sacchi di sabbia, raccolta ufficialmente per evitare un “rischio idrogeologico” ma eliminata di fatto per spianare la spiaggia e permettere di sistemare sdraio e lettini. «Il rischio idrogeologico che il proprietario ha denunciato e per il quale ha chiuso la spiaggia è infondato – spiega un attivista del comitato. Con i nostri tecnici e con i giuristi della Federico II abbiamo provato tutto ciò al Tar che ha deciso che la spiaggia, la più grande di questo litorale, deve rimanere sempre aperta». E aggiunge: «Questa è solo la prima di una serie di situazioni che dobbiamo controllare su questa spiaggia, i sacconi pieni di sabbia, l’accesso sicuro, la possibilità di utilizzare l’ingresso del privato per accedere alla battigia. Ci sono tante cose da fare, oggi abbiamo vinto una piccola battaglia ma la guerra è ancora lunga. I problemi non sono solo qua ma anche nella zona orientale e sul litorale flegreo».
Dopo qualche foto, e lo spumante per festeggiare la giornata, non manca il tempo per scambiare qualche parola con alcune signore accorse per cercare di capire cosa stesse accadendo. Bastano pochi minuti e le donne si convincono che le questioni e le battaglie che il comitato fa si debbano appoggiare, si uniscono al gruppo coinvolte da altri attivisti, e dopo qualche chiacchierata si parte con chitarra e microfono per far continuare la festa. (angelo della ragione)