La dolce Marilina, finito che ebbe di passare il lucido per scarpe sui vetri (metodo che apprese dalla nonna Benita), si sentì soddisfatta. La casa era splendente, il computer era in modalità screensaver da più di una settimana, la tavoletta del w.c. sembrava appena uscita dalla fabbrica. Tutto merito di una campagna di comunicazione forte che la stessa Marilina aveva avviato un anno prima.
«Scemo chi sporca», fa discutere lo slogan anticafoni. […] Lo slogan del manifesto affisso in strada, pur se originale, ha fatto storcere il naso a molti che, di rimando, hanno risposto: «Scemo chi sporca? E chi non riesce a pulire?». (il mattino salerno, 4 ottobre).
Grande successo per “Puliamo il mondo”. Ripulita la strada per Telese (il sannio, 3 ottobre).
Il terrorismo era naturale conseguenza repressiva ai bagordi degli anni precedenti. Il marito Kendrick, originario di Jonesboro (Arkansas), trasferitosi a Napoli a quindici anni senza un perché, tornava a casa e strafottente lasciava i panni sporchi nel corridoio; trangugiava il panino del McDonald’s sul divano appuntando medaglie di salsa rossa qui e lì, poi ruttava e scoreggiava. Uno schifoso maiale. Lei, invece, fioriva giorno dopo giorno.
Bella, bionda, impeccabile nella sua divisa estiva. L’agente della polizia municipale di Napoli finita in uno scatto realizzato in una strada del Vomero è di quelle donne che non passano inosservate. Ma si è andati ben oltre l’ammirazione quando lo scatto è stato pubblicato sul profilo Facebook “Sesso, droga e pastorizia”. (anna paola merone, il corriere del mezzogiorno, 6 ottobre).
Annichilita da una relazione noiosa e deludente, Marilina cercò di dedicarsi ad altro: alla scrittura, alla cura della casa e del giardino e – sempre per evitare il marito Kendrick – si iscrisse a diversi corsi in uno dei tanti spazi regolarmente occupati del suo quartiere.
A lezione di corruzione per riuscire a evitarla (la repubblica, 2 ottobre).
In quei pochi momenti che doveva condividere con Kendrick, Marilina provava a utilizzare parole dolci per mettere alla prova i sentimenti del marito. Si finiva però sempre a litigare nello stesso modo squallido, parlando di soldi! Che vita!
Al centro del diverbio tra i due ancora una volta i contributi della Regione. «Rita – dice il sindaco alla donna dopo averle rimproverato che la sta cercando dal mattino senza risposta mentre lei è dal parrucchiere – i soldi ce li siamo mangiati io e te della Regione, mo mi vengono a dire che li devo restituire». «Eh, li devi restituire – la risposta – e te lo dicono così…». (il mattino di caserta, 2 ottobre).
Marilina cominciò a lamentarsi con le amiche. Era forse una tappa inevitabile nel processo di rottura: le sue compagne erano molto contente di queste confessioni e le chiedevano dettagli sempre più intimi. Infine Marilina pronunciò queste parole: «È un retrogrado!».
Oggi, alle ore 18, in piazza Poli a Portici (Napoli), si svolgerà l’incontro Abbatti il proibizionismo, assemblea pubblica sul disegno di legge Della Vedova per la liberalizzazione della cannabis. […] L’iniziativa, promossa dal movimento cittadino Portici Città Ribelle e dal comitato Con la cannabis si cura, nasce dalla necessità di informare i cittadini. (il roma, 2 ottobre).
Prostituzione, l’ex presidente: «Apriamo le case del sesso» (il roma, 2 ottobre).
Ma la goccia che fece tracimare il naso fu versata nel caldo mese di aprile. Il bel Fausto, baffi umidi e sguardo vispo, camminava lungo via Acton. Quando Marilina lo vide rimase impietrita: ecco dunque cosa significa perdere il senno! La giovane donna gli si aggrappò alla giacca e chiese: «Chi è dunque lei, signore, che agita il mio sonno? Oh, se io potessi tornare indietro a cinque minuti fa, eviterei senz’altro questo sconvolgimento. Ma ora sono condannata, purtroppo la mia vita è già nelle vostre mani e voi non ve ne rendete conto, signore! Fatemi un solo cenno, signore. Dite che mi amate, caro, e sarò vostra umile serva. Oh, che ingenua sono stata! Voi non parlate e io rischio d’impazzire. Ma dite, sentite questo mio cuore come batte? Non siete forse umano, voi? Suvvia, parlate!». Fausto le tese la mano e pronunciò poche parole, con enfasi, carezzandole il volto.
I topi sono pronti a fare festa. I marcianisani a scendere in strada (cronache di caserta, 5 ottobre).
Dopo questa sentenza Fausto andò via. Marilina lo guardò sbalordita finché la figura scomparve. Le lasciò solo la bizzarra voglia di visitare Marcianise al più presto. E poi una decisione forte, impellente: la separazione da Kendrick.
Per risolvere la questione settentrionale è sempre più necessario quel processo autonomista che Libero ha chiamato Nordexit?
«Nordexit è la sintesi perfetta delle nostre esigenze. Il primo passo però è bocciare la riforma, poi parleremo del referendum autonomista lombardo-veneto. Per la Lombardia voglio lo statuto della regione Sicilia». (matteo mion intervista roberto maroni, libero, 3 ottobre).
Un anno dopo Marilina viveva da sola. Ora i vetri non erano più splendenti, un po’ di polvere si accumulava ovunque e il computer era sempre acceso per controllare i social network. Proprio così conobbe Gengis, quarantanove anni, residente a Soccavo. Un tipo bello e vincente, proprio come piacevano a lei. Ed era anche bravo in cucina!
Abituato notoriamente a stravincere in Italia e all’estero, sbarazzandosi agevolmente dei suoi avversari, si è dovuto accontentare del secondo posto, sfiorando di un soffio l’ambito successo ai fornelli. Suo fratello Franco si era cimentato lo scorso anno, preparando una pizza ai ciurilli in stile girasoli di Van Gogh. Pino Porzio, tecnico della Carpisa Yamamay Acquachiara, ha incantato i commissari di gara e la sua consorte Anna, esibendo con classe gli gnocchi del Mediterraneo, prelibatezza composta da gamberi, seppie, pomodorini gialli del piennolo e una spruzzatina di limone di Amalfi. (diego scarpitti, il roma, 5 ottobre).
Il fascino in ogni piccolo gesto fuori dagli schemi. Un esempio? Gengis girava la città in compagnia dei suoi amici rettili!
Nel corso di un servizio a largo raggio è stato pizzicato a Giugliano un allevatore abusivo di Mugnano con sessanta serpenti nel bagagliaio della sua automobile accatastati in due grosse scatole di polistirolo. Sorpresi anche due finti animalisti appartenenti ad un’associazione, a loro dire, in difesa delle tartarughe. Sono stati beccati con quattro testuggini nel bagagliaio della macchina alla Doganella di Napoli. […] In totale sono stati sequestrati trecentoquaranta serpenti. Settecentotrentadue animali fra mantidi religiose, scarabei, rane, rospi, tritoni, salamandre e raganelle, settantotto tartarughe. (t.c., cronache di napoli, 3 ottobre).
Era un amore da copertina. Marilina per lui vedeva triplo!
I controlli sono andati avanti per tutto il fine settimana. Nella giornata di venerdì sono stati fermati, in piazza Municipio, tre motoveicoli di cui alla guida erano tre ragazzine che trasportavano altre tre ragazzine tutte con età compresa tra i tredici anni e i quindici anni. […] Piccole baby gang, purtroppo, crescono. (giuseppe palmieri, cronache di napoli, 3 ottobre).
Finalmente arrivò il giorno delle nozze. Marilina e Gengis ebbero due figli, il terzo dei quali, mio caro, è il padre di Renata – che prima era Teodoro, poi ha cambiato sesso, ma questa è un’altra storia e non ho neanche troppa voglia di raccontartela, peraltro domani tengo un battesimo – eh, sì, ho ripreso a fumare – e dovrei alzarmi anche presto, ma ti prometto che… a proposito! Kendrick ora fa il gioco delle tre carte a Rimini
Assolta Napoli. È Rimini la vera capitale del crimine (la verità, 6 ottobre)
a cura di palanza
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